Un cibo sicuro dovrebbe essere sempre la scelta più immediata: eppure, ognuno di noi è esposto a vari livelli di residui di pesticidi attraverso il cibo e l’acqua, con effetti negativi diretti sulla salute. È il focus su cui ha voluto riportare l’attenzione Slow Food nella “Giornata Mondiale della sicurezza alimentare” (7 giugno) lanciando la campagna europea on line “Diciamo addio ai pesticidi!”, insieme ad altre organizzazioni, per coinvolgere i cittadini e fare pressione sugli attori politici nazionali ed europei. La campagna vuole dare seguito all’iniziativa “Salviamo api e agricoltori”, sostenuta da oltre 1 milione di firme.
“Nel 2022, la Commissione Europea - spiega <b<>Madeleine Coste, responsabile delle politiche di Slow Food in Europa - ha pubblicato una nuova proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), che mira a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi nell’Unione europea entro il 2030, per proteggere la natura, gli impollinatori e le persone. Questa proposta ha incontrato una feroce resistenza da parte dell’agroindustria e dei suoi sostenitori, sfidando il consenso scientifico che riconosce la necessità di trasformare il nostro attuale sistema alimentare per garantirne la sicurezza nel lungo periodo. È assolutamente urgente che i cittadini dell’Unione Europea si mobilitino e ricordino ancora una volta ai decisori politici la loro responsabilità di guidare la transizione verso un'alimentazione sana e sostenibile”.
L’iniziativa è semplice: Slow Food mette a disposizione uno strumento online attraverso il quale i cittadini europei possono facilmente inviare email personalizzate ai membri del Parlamento europeo, per ricordare loro che il futuro delle giovani generazioni e della biodiversità non può essere garantito senza la riduzione dei pesticidi. “Il regolamento Ue sui prodotti fitosanitari è un passo fondamentale per ottenere una significativa riduzione dell’uso dei pesticidi - aggiunge Coste - mentre parliamo, i decisori politici di tutta Europa stanno discutendo questa nuova normativa, e molti di loro cercano di farla deragliare. La decisione finale verrà presa nei prossimi mesi e la voce di tutti noi è fondamentale per contribuire a sostenere una regolamentazione sui pesticidi ambiziosa”.
I prodotti agrochimici uccidono le api e gli altri impollinatori e distruggono la biodiversità, mettendo a serio rischio gli ecosistemi naturali e la sicurezza alimentare a lungo termine. Inoltre, gli agricoltori e gli abitanti delle aree rurali subiscono le dirette conseguenze che l’esposizione ai pesticidi provoca sulla salute, come malattie croniche o cancro.
“Con questa campagna - afferma Marta Messa, segretario generale Slow Food - vogliamo incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente al processo decisionale politico, chiedendo ai propri rappresentanti di sostenere una strategia efficace di eliminazione dei pesticidi: per le api e gli altri impollinatori, per la sicurezza alimentare a lungo termine, per i nostri agricoltori e per la società in generale”.
Per realizzare una vera transizione verso un'agricoltura libera dai pesticidi sono necessarie azioni, e non promesse: gli Stati membri devono sostenere gli agricoltori nell’utilizzo di alternative non chimiche ai pesticidi, fornendo servizi di consulenza dedicati. La gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management, Ipm) deve essere alla base di qualsiasi sistema di produzione alimentare, come parte di una strategia di transizione verso sistemi di produzione alimentare agroecologici sostenibili. Affinché tutto ciò avvenga senza ostacoli, i sussidi all’agricoltura dovrebbero essere collegati alla lotta biologica integrata e alla riduzione tangibile dell'uso di pesticidi.
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