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PATRIMONIO AGRICOLO

L’uliveto di Leonardo da Vinci torna in vita: in arrivo l’olio Evo dedicato al Genio Italiano

Le 600 piante della casa museo di Vinci in gestione a Ager Oliva, startup che salva ulivi abbandonati tramite crowfunding
AGER OLIVA, LEONARDO DA VINCI, OLIO, Non Solo Vino
Con Ager Oliva, l’uliveto di Leonardo da Vinci torna in vita

L’uliveto di Leonardo da Vinci verrà messo in salvo e tornerà a produrre olio: le 600 piante, diffuse nei tre ettari di terreno attorno alla casa museo del più grande genio italiano di sempre e abbandonate da oltre 10 anni, sono state affidate dall’Istituto Diocesano di Pistoia, che gestisce i terreni a Vinci di Leonardo, ad Ager Oliva, startup pistoiese nata nel 2020 con l’obiettivo di tornare a rendere produttivo l’ulivo e aumentare la produzione di extravergine toscano.
Presto, dunque, le piante di Vinci torneranno a vivere e potrà arrivare nelle case di chi adotta quegli ulivi l’olio di Leonardo, che già può vantare un vino in suo onore, quello di Cantine Leonardo da Vinci, che producono vino applicando le tecniche di vinificazione studiate proprio dal genio toscano, come racconta una lettera del 1515 al fattore del suo Podere di Fiesole, dove si indicano aspetti oggi dati per certi, ma all’epoca pionieristici, come l’ottimizzazione della qualità dell’uva, la concimazione della vite con sostanze basiche e la vinificazione in botti chiuse. L’olio di Leonardo da Vinci dovrebbe arrivare già nell’autunno 2022, spiega Tommaso Dami, alla guida di Ager Oliva, che si è data l’obiettivo di salvare gli ulivi abbandonati e da marzo 2021 ha già riportato in vita 1.200 piante, prevedendo un ulteriore raddoppio (oltre 3.000 alberi) per il prossimo anno, con 1.200 litri di olio in consegna a novembre ai sostenitori del progetto. Chiunque, con un costo di 49 o 59 euro l’anno, può adottare o regalare un ulivo, dargli un nome, visitarlo e ricevere l’olio extravergine prodotto.
“Ad oggi abbiamo oltre 10 affiatati collaboratori, di un’età media di 35 anni - sottolinea Dami - possiamo dire di aver creato un’onda di emozione in un settore che si sente da troppo tempo in crisi. Non possiamo abbandonare le colline e gli ulivi dando un calcio alla storia, alla cultura e alla tradizione che contraddistinguono la nostra comunità come popolazione mediterranea. Non vediamo l’ora di incontrare di persona tutti i sostenitori al prossimo picnic nel 2022, magari proprio nel campo che vogliamo recuperare sopra la casa di Leonardo Da Vinci”.

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