“MANGIATE A KM ZERO!”. A WINENEWS.TV IL PENSIERO DI WENDELL BERRY, CONTADINO, INTELLETTUALE E POETA, CHE ESORTA L’UMANITA’ AD UNA RADICALE INVERSIONE DI MARCIA NELLA DIREZIONE DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ED ALIMENTARE

Wendell Berry, contadino e profeta della “filiera a km zero” e dei “farmer’s market”, intellettuale e poeta, oltre che critico economico e culturale, guru di chi si oppone all’agroindustria ed alla distribuzione su larga scala, spiega ai microfoni di WineNews.tv il proprio pensiero su sostenibilità, agricoltura e filiera agroalimentare. Afferma infatti che “è meglio per la razza umana diventare sostenibile. E per diventarlo deve alimentarsi con cibo, prodotti del bosco ed altri frutti della terra che siano prodotti in questo modo”. E la via per far diventare l’agricoltura sostenibile - prosegue Berry - è adattarla amorevolmente, intelligentemente, attentamente, alle condizioni locali. Io sono in pratica per un’agricoltura adattata naturalmente”.

E per le previsioni sul futuro Berry ribalta la domanda, ponendo invece l’accento sui comportamenti odierni: “non posso dirvi niente sul futuro del mondo. Il compito però non è prevedere cosa succederà nel futuro ma capire o no se stiamo comportandoci correttamente ora. E per la maggiore non ci stiamo comportando correttamente verso le sorgenti della vita perchè non le stiamo mantenendo nel presente. Lo studioso di agricoltura inglese, Sir Albert Howard, disse che si deve rispettare la legge del ritorno, ovvero: ciò che prendiamo dalla natura, per la fertilità, dobbiamo renderlo alla terra. La ruota della vita, il ciclo della fertilità, deve girare senza interruzioni. Questo crea uno scudo alle situazioni critiche in agricoltura e silvicoltura così come le si praticano in ogni luogo”.

Wendell Berry traccia, infine, una sintesi della sua teoria circa la “filiera a km zero”: “Le vere domande a cui si deve rispondere sono le domande circa la sostenibilità. Se i metodi produttivi sono sostenibili sul lungo periodo diventa meno importante dove i prodotti siano comprati. Se le persone comprano solo al supermercato però non ne sapranno molto circa l’economia del cibo, non sapranno da dove vengono i prodotti, quali siano i costi umani, ecologici, energetici e di trasporto. E così dobbiamo dire che ha più senso mangiare prodotti locali piuttosto che quelli provenienti da molto lontano. Semplicemente perchè sta diventando difficile pagare per il trasporto, economicamente e d ecologicamente”.