L’azienda dell’agronomo Maurizio Marchetti, figlio di Mario tra i fondatori, nel 1967, della denominazione del Rosso Conero, si trova nel comprensorio anconetano e rappresenta una classica piccola realtà produttiva, dove - come molte altre - popola lo scenario caratteristico delle Marche enoiche. Storicamente ha assecondato soprattutto la propria vocazione rossista, con le sue etichette di Rosso Conero (il “Castro di San Silvestro” e il “Villa Bononi” Riserva). Ma a queste, evidentemente, si affiancano quelle ottenute dal vitigno principe delle Marche - il Verdicchio - che la cantina declina con due etichette: il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico e il Verdicchio Classico Superiore “Tenuta del Cavaliere”, a cui si affianca anche uno Spumante Brut. Gli ettari vitati sono 20 e sono coltivati in prevalenza a Montepulciano, Sangiovese e Verdicchio. La una produzione aziendale complessiva di media si assestata sulle 60.000 bottiglie all’anno, che sono caratterizzate da uno stile tendenzialmente pulito e sobrio, condotto da una buona precisione d’esecuzione. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi 2024, maturato per 4 mesi in acciaio, profuma di fiori di glicine e tiglio, con tocchi di pesca e mandorla fresca. In bocca il sorso è saporito, scorrevole e ben proporzionato, dallo sviluppo continuo e dal finale croccante e vivace, dai ritorni fruttati e dalla nota di congedo che rimanda all’anice.
(fp)
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