Se l’export agroalimentare italiano, nel 2024, in un contesto internazionale difficilissimo, supererà 70 miliardi di euro, come dicono diverse stime, il merito è dei produttori in primis, ma anche del sistema fieristico e delle tante iniziative istituzionali di produzione del brand “Italia”. In larga parte realizzate e promosse da Agenzia Ice - Italian Trade & Investment Agency, che, ieri, ha riconfermato alla sua guida Matteo Zoppas, in carica già dal febbraio 2023, e recentemente entrato anche nel Cda dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese.
“Dobbiamo continuare a lavorare per creare nuovi momenti di sviluppo del business attraverso un dialogo costante con le aziende, trasformandoli in occasioni commerciali concrete. L’obiettivo, seppur sfidante, potrebbe essere quello di superare la soglia dei 700 miliardi di euro di esportazioni, rafforzando la presenza italiana nei mercati internazionali e valorizzando l’eccellenza delle nostre imprese, degli imprenditori e dei prodotti. Fare squadra con il Sistema Paese sarà essenziale per trasformare le incertezze in opportunità e consolidare il ruolo del made in Italy come simbolo globale di qualità, innovazione e tradizione”, ha detto Zoppas.
Che guida un’Agenzia, Ice, che opera con 87 strutture permanenti in 74 Paesi (con 69 uffici e 18 punti di corrispondenza), al fine di sviluppare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali e di promuovere l’immagine del prodotto italiano nel mondo. Secondo le indicazioni del Governo e, in particolare, della “cabina di regia” in cui siedono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Agenzia Ice coordina tutte le strategie e gli strumenti di internazionalizzazione del Sistema Paese, al fine di supportare in modo efficace l’export e la crescita all’estero delle aziende italiane, nonché l’attrazione degli investimenti diretti esteri in Italia, settori di importanza fondamentale per la ripresa della crescita e del mercato occupazionale interno.
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