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METÁ DEGLI ITALIANI HA CAMBIATO ABITUDINI DI SPESA PER COLPA DELLA CRISI: LO AFFERMA UNA RICERCA ISPO, REALIZZATA PER LA FRESCOBALDI. MA IL 65% NON VARIA I PROPRI ACQUISTI DI VINO

Con la crisi economico-finanziaria la metà degli italiani (esattamente il 49%) ha cambiato le abitudini nel fare la spesa, spesso riducendo le quantità (38%), mentre in pochi (11%) hanno mutato la qualità dei prodotti scelti. Lo afferma una ricerca Ispo, commissionata dall’azienda vinicola Marchesi de’ Frescobaldi.

Molto minore l’impatto sui consumi di vino: il 65% degli intervistati sostiene di non aver cambiato i propri acquisti, il 19% compra meno vino ma della stessa qualità, un 9% sceglie una qualità minore. Un 3% non vuole pensare troppo alla crisi e compra più bottiglie di prima. Notevole (40% degli italiani) la quota di chi fa “abitualmente o spesso” acquisti diretti dal produttore. Il 22% compra vino di qualità che si trova anche al supermercato, il 9% sceglie il vino in cartone, il 7% va in enoteca e il 5% si affida a marchi famosi e prestigiosi.

“Nell’odierna congiuntura - afferma Leonardo Frescobaldi, presidente dell’azienda - la sfida si gioca tra la capacità delle aziende di produrre vini di qualità elevata, obiettivo costante e a lungo termine”. “Storicamente - aggiunge Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato di Marchesi De’ Frescobaldi - le aziende che hanno investito nel marketing e nelle vendite in occasione delle precedenti recessioni sono quelle cresciute maggiormente nei 5 anni successivi”.

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