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LA FILIERA IN DIFFICOLTÀ

Miele importato extra Ue e spacciato per made in Italy: la Finanza sequestra 356 tonnellate

Insieme al Ministero dell’Agricoltura: valore oltre il milione di euro. Il settore apistico aveva già sollevato il problema al Governo
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Sequestrate 356 tonnellate di miele irregolare importato in Italia

La Guardia di Finanza, insieme al Ministero dell’Agricoltura, ha sequestrato, nel 2023, 356 tonnellate di miele irregolare in tutta Italia per un valore commerciale di oltre un milione di euro. I prodotti oggetto dell’indagine riportavano diverse violazioni di carattere amministrativo e penale dovute all’importazione a basso costo da Paesi extra Unione Europea, in particolare la Cina, e legate alla sofisticazione con l’aggiunta di zuccheri esogeni e l’utilizzo di trattamenti non consentiti: sono state anche riscontrate infrazioni relative ai requisiti di informazione al consumatore che attenevano alla falsa indicazione della provenienza e alla mancanza di rintracciabilità dei prodotti lavorati e confezionati.
L’operazione rientra nel contesto generale della crisi del settore apistico, recentemente sollevata anche da Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani (Unaapi), Federazione Apicoltori Italiani (Fai) e Miele in Cooperativa: le associazioni di settore sono preoccupate - tra le cose - proprio dell’importazione del miele a basso costo e di scarsa qualità proveniente da fuori l’Europa e hanno chiesto un finanziamento straordinario al Governo per supportare le aziende apistiche professionali, estremamente in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici dal punto di vista della produzione.
“Ringrazio l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari e la Guardia di Finanza per gli importanti risultati conseguiti a difesa della nostra produzione di miele e a tutela delle persone che acquistano - ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida - questa operazione dimostra, ancora una volta, l’importanza di rafforzare l’azione sinergica tra le forze dello Stato per la tutela del made in Italy. Fin dal primo momento il Governo Meloni ha investito in questa direzione, rafforzando il coordinamento contro i tentativi di frode e contraffazione nel mercato agroalimentare. Il made in Italy è sinonimo di qualità ed è fondamentale mantenere alto l’impegno per la valorizzazione delle nostre eccellenze”.
Parole a cui si è aggiunto Luigi D’Eramo, sottosegretario al Ministero con delega alla filiera apistica, cui è stata formalmente indirizzata la richiesta di finanziamento: “l’importante lavoro dell’Icqrf e della Guardia di Finanza è una garanzia per i produttori italiani e per i consumatori contro le frodi, le adulterazioni e l’invasione di miele estero di scarsa qualità, spacciato a volte per made in Italy. Un danno non soltanto economico, ma anche di reputazione e che va contrastato per tutelare un comparto di eccellenza. È per noi prioritario garantire una sempre maggiore tracciabilità e certificazione in etichetta e il rafforzamento dei controlli, per la difesa e valorizzazione di un settore strategico per tutto il nostro agroalimentare che ha nell’elevata qualità il suo tratto distintivo”.
Entrando nel dettaglio, l’operazione dei militari ha visto eseguire analisi e campionamenti di prodotti destinati al commercio su tutto il territorio nazionale: al contempo sono state condotte verifiche negli stabilimenti di produzione e con intermediari commerciali con la contestuale esecuzione di campionamenti di prodotti in transito dall’estero e destinati alla vendita in territorio comunitario. Gli esiti delle attività eseguite hanno portato a rilevare violazioni amministrative, con il sequestro di miele proveniente da Argentina, Brasile, Cina, Regno Unito, Romania, Spagna, Ucraina e Ungheria.

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