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ARTE & VINO

Moët & Chandon, la storia dello Champagne che ispira un bassorilievo di Arsham nella Maison

L’opera d’arte è visitabile, l’artista ha anche progettato 85 bottiglie in edizione limitata in vendita a 25.000 euro
ARTE, CHAMPAGNE, FRANCIA, MOET ET CHANDON, Mondo
Moët & Chandon e l’arte di Daniel Arsham in cantina

Jean-Rémy Moët, il discendente di Claude Moët, ovvero di colui che ha fondato nel 1743 la leggenda Moët & Chandon, ancora oggi il primo brand del vino in assoluto, sognava di “condividere la magia dello Champagne con il mondo”. La missione può sicuramente dirsi riuscita e non solo per la qualità delle bollicine ma anche per il suo status di “icona” glamour e culturale capace di creare una liason tanto con il mondo del cinema, le bollicine di Champagne di Moët & Chandon sono state protagoniste di oltre 100 film hollywoodiani, che con quello dell’arte.
L’ultima novità in arrivo dalla Maison è l’annuncio dell’opera creata in collaborazione con l’artista americano contemporaneo Daniel Arsham è ora esposta al pubblico nelle sue storiche cantine di Epernay, in Champagne. Svelata per la prima volta lo scorso autunno a Parigi per celebrare l’anniversario n. 280 della Maison, l’opera trova oggi la sua collocazione nella Galerie Impériale: commissionato da Moët & Chandon, il bassorilievo è diventato parte integrante dell’eredità della Maison con i visitatori della Galerie Impériale, che prende il nome da una visita di Napoleone ricordata da una targa in marmo, che potranno così osservarla. “Siamo entusiasti di invitare il pubblico a scoprire l’ultima novità della nostra cantina - ha detto Benoît Gouez, Chef de Cave di Moët & Chandon - un’opera d’arte di Daniel Arsham che racchiude la nostra storia e la nostra maestria”.
Commissionata in concomitanza con il debutto della Collection Impériale Création No.1, “quest’opera d’arte rimarrà permanentemente nelle nostre cantine, rispecchiando il design senza tempo della nostra nuova eccezionale cuvée” ha sottolineato Gouez. Il bassorilievo monumentale è lungo 3 metri e alto 1,3 metri, cattura elementi fondamentali che illustrano il patrimonio della Maison, due putti centrali sollevano una targa con la scritta “1743”, l’anno di fondazione della Maison da parte di Claude Moët; una figura mitologica femminile, la divinità greca “Pheme”, personificazione della fama e della notorietà; la facciata architettonica dello Château de Saran evoca la saga familiare della Maison; i vigneti che si estendono all’orizzonte ricordano invece l’abbondanza del patrimonio naturale mentre una botte di legno rende omaggio alla competenza enologica ed al legame imperiale che la contraddistinguono.
Arsham ha scelto una resina bianca fusa come materiale, un rimando consapevole ai terreni gessosi della regione della Champagne che abbelliscono le pareti delle cantine. L’opera è stata ispirata da una vetrata colorata che orna l’ingresso delle cantine della Maison fin dagli anni ‘90 del diciannovesimo secolo. Ispirandosi al suo bassorilievo, Arsham ha progettato 85 bottiglie in edizione limitata con l’edizione speciale Moët & Chandon x Daniel Arsham ha un prezzo di 25.000 euro. “Sono onorato di vedere il mio lavoro esposto in un luogo così importante per l’eredità di Moët & Chandon, la Galerie Impériale. Questa collaborazione ha stabilito un legame significativo tra la mia arte e il patrimonio della Maison, e sono orgoglioso di aver contribuito alla sua storia”, ha dichiarato l’artista Daniel Arsham.

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