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MONDOMERLOT, OVVERO LA CARICA DEI 130. IN TRENTINO, DAL 23 AL 25 OTTOBRE, ALDENO DIVENTA LA CAPITALE DEI VINI OTTENUTI DA QUESTO NOBILE VITIGNO. TRA DEGUSTAZIONI, CONVEGNI E VARIEGATA SENSORIALITÀ …

Italia
Ecco Mondo Merlot

Merlot? Una conferma, rassicurante e subito legata all’armonia. Per capirlo basta “entrare” in Internet e - sfruttando un motore di ricerca sul web - confrontare alcune parole chiave: vino e una serie di vitigni. Se al nettare di Bacco sono legate quasi 200 milioni di voci, ecco l’ipotetica classifica delle notorietà. Primo posto per il Cabernet, con quasi 9 milioni di “voci”, tallonato dallo Chardonnay, mentre il Merlot si piazza al terzo posto, con oltre 7 milioni di presenze. Ed Aldeno? Duecentomila volte, con il Merlot costantemente abbinato. Ecco perché la mostra n. 10 “Merlot d’Italia” è diventata “Mondo Merlot”. Un simbolo, Mondo Merlot, per ribadire l’identità anche culturale che questa comunità rurale del Trentino riserva alla miglior vitivinicoltura.
Lo testimonia anche l’operosità dei tanti vignaioli che operano nei vigneti del fondovalle di Aldeno, da oltre un secolo terre vocate al Merlot. Fatiche, esperienze, speranze che Aldeno recupera e rilancia, per il piacere di quanti vogliono capire il vino, rispettarne valori e peculiarità. Rassegna che non vuole essere roboante, che non ostenta primati o ambizioni: vuole essere un semplice quanto sincero omaggio al Merlot ed a quanti lo producono. Senza barriere o pregiudizi. Solo schietti momenti di autorevole semplicità.
Ma MondoMerlot è, comunque, un vero “tourbillon” di appuntamenti enoici: dal 23 al 25 ottobre prossimi basterà lasciarsi condurre dal fascino di questo nobile vitigno per avventurarsi in mille degustazioni, convegni, momenti gastronomici e di variegata sensorialità.
“MondoMerlot che però intende anche educare al consumo, migliorare l’approccio al vino stesso. Superare - si spiega in una nota stampa - certi canoni di degustazione basati su esasperati modelli sensoriali. Quelli che mettono in primo piano, o che tendono ad esaltare, anzitutto caratteri di forza (sentori marcati di frutta matura, sapori persistenti di bacche selvatiche o toni gustativi vanigliati) a scapito dell’indole del Merlot stesso. Un vino che riesce ad essere anzitutto elegante e che modula la sua finezza in base alla sapiente cura delle pratiche di campagna e di cantina. Versatilità indiscutibile, autorevolezza altrettanto tangibile. Così i 130 Merlot di Aldeno, in lizza anche nel concorso enologico, dimostreranno ancora una volta come il vino riesce ad essere un ambasciatore di gusto e di cultura. I vini in gara? Dai toscani Desiderio di Avignonesi, L’Apparita del Castello di Ama, Masseto della Tenuta dell’Ornellaia, ai locali Brenntal della Cantina di Cortaccia e Villa Gresti della Tenuta di San Leonardo, fino al laziale Montiano della Falesco, al campano Patrimo di Feudi di San Gregorio e al Merlot di Sicilia dei Planeta … tutti in corsa per aggiudicarsi la palma di migliore. Non mancherà poi neppure un tocco di ulteriore ecccellenza, con la grande verticale di Chateau La Fleur du Gay, Pomerol bordolese e rappresentante, forse, dell’espressione massima delle potenzialità del Merlot.
Info: www.mondomerlot.it

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