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NASCE IN ITALIA UNA JOINT VENTURE TRA UN COMUNE ED UN PRODUTTORE DI VINO, PER REALIZZARE UN “PIANO REGOLATORE” DEL PAESAGGIO E DELL’AMBIENTE: SAN MARTINO SULLA MARRUCINA E L’AZIENDA MASCIARELLI REALIZZANO IN ABRUZZO UN ESEMPIO DI “WINE POLICY”

Italia
Marina Cvetic, oggi a capo, con i figli, della Masciarelli

Modello dello stretto legame che dovrebbe esistere tra chi amministra e chi produce su un territorio, la Città del Vino di San Martino sulla Marrucina (Chieti) è un ottimo esempio di sinergie tra un Comune e un produttore di vino “illuminato” e legato alla sua terra, come Gianni Masciarelli. Con l’adozione del “Regolamento Generale per la Disciplina a Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Architettonico, Naturalistico e Rurale”, il Comune abruzzese ha deciso di estendere le stesse regole di salvaguardia della città storica al territorio circostante, valorizzando armoniosamente il paesaggio, il patrimonio urbano e la tipicità rurale, e facendo dell’agricoltura lo strumento di conservazione delle peculiarità del territorio, a tutto vantaggio del turismo e dell’alta qualità della vita degli abitanti.

Nasce, così, in Italia un “piano regolatore” del paesaggio e dell’ambiente, frutto di una joint venture tra un Comune e un produttore di vino, concreto esempio di “wine policy”, al quale le Città del Vino consegneranno un “premio speciale” il 4 novembre a “Urbanpromo” 2009, evento di marketing urbano e territoriale di scena a Venezia, promosso dall’Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica, che farà da sfondo anche al Convegno “Quando il buono non è bello. Come difendere la bellezza percepita di un prodotto attraverso la bellezza reale dei luoghi dove nasce” (Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Franchetti; info: www.cittadelvino.it).

“E’ così che le Città del Vino si candidano ad assumere il ruolo chiave di “wine policy advisor” - sottolinea il presidente Giampaolo Pioli - come interlocutrici privilegiate tra il mondo politico e i territori del vino italiani, tra le istituzioni e l’imprenditoria enologica, tra i comuni e le piccole e grandi aziende, perché il mondo del vino italiano possa raggiungere una maggiore coesione, anche attraverso la ricerca e l’innovazione, e una rinnovata competitività internazionale”.

A San Martino sulla Marrucina, l’economia locale si fonda sulla produzione agricola, che rappresenta a pieno titolo il traino per l’armonioso sviluppo e la valorizzazione del patrimonio territoriale, ambientale e urbanistico, quale peculiarità di quello stesso luogo, in rapporto all’offerta di prodotti tipici di alta qualità. L’equilibrio tra la natura, le coltivazioni tradizionali dovute alla mano dell’uomo - i vigneti in particolare - e la presenza di costruzioni caratteristiche, rendono San Martino immediatamente riconoscibile. Ciò comporta che le politiche di gestione del territorio debbano mirare a mettere in relazione tra loro gli edifici, il borgo e le costruzioni agricole, rendendoli funzionali ai prodotti coltivati, ma anche esteticamente appaganti in un ottica di turismo d’arte e rurale.

Il “Regolamento” di San Martino, figlio anche dell’approccio lanciato dal “Piano Regolatore delle Città del Vino” - vere e proprie linee guida per un uso sostenibile delle aree rurali - nasce dal patto che, cinque anni fa, Gianni Masciarelli (prematuramente scomparso nel luglio 2008; la cantina è oggi condotta da Marina Cvetic e dai figli di Gianni, ndr) ha siglato con il Comune abruzzese, commissionando lo studio per la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico, naturalistico e rurale del territorio.

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