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NATURALITÀ & QUALITÀ - UNA DEGUSTAZIONE ECOLOGICA CON SEI TRA I MIGLIORI “VINI VERI” D’EUROPA: E’ LA PROPOSTA A MIWINE DI ENOTIME, CHE PUNTA AD ILLUSTRARE ANCHE I GRANDI VINI DELL’EST

Italia
In degustazione

Negli ultimi anni il mondo del vino ha conosciuto un generalizzato aumento della qualità, tanto che oggi è davvero difficile trovare un vino cattivo o difettoso. Questa rinascita è partita dal vigneto, al quale sono state dedicate attenzioni maniacali, pur senza una precisa mentalità ecologica: sono ancora molte le aziende che adottano un’agricoltura “sporca”, dove si preferisce effettuare trattamenti antiparassitari, con prodotti pericolosi (anche se ammessi dalla legge) piuttosto che sfruttare metodiche più “pulite” come quelle proposte dall’agricoltura biologica o dal movimento biodinamico.
La vera svolta qualitativa non potrà compiersi completamente senza un maggior rispetto per la natura. Ma coltivare un’uva naturale è soltanto il primo passo, perché il vino è un prodotto di trasformazione che necessita di particolari attenzioni. Lieviti autoctoni, nessuna presenza di additivi in vinificazione, nessuna filtrazione sono il credo di una pattuglia di agguerriti produttori “duri e puri” che, in tutto il mondo, stanno dimostrando con i fatti che il binomio “naturalità e qualità” è possibile.
Sei di questi produttori verranno proposti da Enotime (info: www.enotime.it) il 14 giugno in un’esclusiva degustazione guidata: un viaggio affascinante ed esclusivo attraverso 6 tra i migliori “vini veri” d’Europa, guidato dal grande selezionatore e ideatore dei vini “tripla A” (Agricoli, Artigianali, Artistici) Luga Gargano.
Cosa si degusterà? Ribolla Movia 2001 Mirko & Ales Kristancic (Slovenia), Riesling Spatlese Weissenberg 2002 Clemens Busch (Germania), Faugères 2001 Domaine Léon Barral (Francia), Mersault 2000 Pierre Morey (Francia), Matallana Ribera del Duero 2001 Vinos Telmos Rodriguez (Spagna), Pithos maturato in anfora Cos (Italia).

Le altre degustazioni di Enotime: i grandi vini dell’Est Europeo
Con l’allargamento dell’Unione Europea si è inevitabilmente modificato l’equilibrio vitivinicolo europeo, e tra i Paesi neopromossi l’Ungheria è sicuramente quello che vanta le migliori tradizioni sia in campo produttivo (131.000 ettari di vigneto con una produzione vinicola di 4.180.000 ettolitri) che nei consumi (30,20 litri procapite). Le due zone viticole di maggior qualità sono localizzate nell’alta Ungheria, e sono la aree di Tokaji e di Eger.
I vini di Tokaji sono famosissimi da molti secoli, e dopo gli anni della massificazione qualitativa imposta dai sovietici da poco più di un decennio il Tokaj è tornato ad essere un dolce nettare conteso sulle tavole di tutto il mondo. Non a caso molte importanti aziende straniere, soprattutto francesi, hanno investito pesantemente nella regione acquistando le migliori cantine e i vigneti più vocati.
Decisamente meno conosciuta dagli italiani è, invece, la zona di Eger, un’isola calcarea posta sopra un bacino vulcanico, dalla quale nascono vini rossi straordinari e profumatissimi vini bianchi.
Conoscere i vini ungheresi è quindi importante per gli italiani. Perché? Presto ci troveremo a fare i conti con loro sia sul mercato nazionale che internazionale.
15 giugno - I grandi vini di Eger: L’Ungheria alla ribalta
Una degustazione mai realizzata in Italia alla scoperta di 6 splendidi vini della zona viticola di Eger, condotta dal celebre produttore ungherese Lajos Gal e dal giornalista italo-polacco Mario Crosta. Ci guideranno alla scoperta di questa realtà con i sei vini migliori della zona: Egerszóláti Olaszrizling 2002 Gál Lajos Pincészete, Eger; Egri Chardonnay 1999 GIA Kft. Gál Tibor, Eger; Egri Bikavér Superior 2002 St. Andrea Kft. Lörincz György, Egerszalók; Egri Pinot noir 2002 GIA Kft. Gál Tibor, Eger; Egri Merlot 2002 Simon Pincészet, Eger; Egri Bikavér 1994 Thummerer Vilmos szölöbirtok és Pincészete, Noszvaj.
15 giugno - Tokaj: un mitico nettare che viene dall’Est
Un viaggio ideale in compagnia di uno dei vini dolci più famosi al mondo e una degustazione davvero unica. Si assaggeranno 6 tokaji, alcuni dei quali rarissimi e carissimi: Castle Valley Tokaji Furmint 2002 Tokaj Kereskedöház Rt.-Tokaj; Tokaji Aszú 5 puttonyos 1999 Oremus Rt.-Tolcsva; Tokaji Aszú 5 puttonyos 1998 Sajgó Pincészet-Tolcsva; Édes Élet (Dolce Vita)Tokaji Cuvée 2000 Árvay és Tsa.-Tokaj; Tokaji Aszú 6 puttonyos 1993 Disznókö - Szölöbirtok; Tokaji Aszú 6 puttonyos 1998 Tokaj Kereskedöház Rt., Tokaj.

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