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L’ALLARME

Negli ultimi cinquanta anni l’Italia ha perso un terzo dei propri terreni agricoli

Coldiretti: la superficie agricola utilizzabile si è appena 12,8 milioni di ettari. Effetti anche per tenuta idrogeologica e deficit produttivo
Coldiretti, ISPRA, SUOLO, Non Solo Vino
Della terra nell’immagine di jcomp su Freepik

Più costruzioni e meno campi da coltivare, ma anche effetti climatici incontrollabili. Il risultato è che la natura indietreggia così come i prodotti che nascono dalla terra. Non certo la migliore prospettiva per il futuro in un Paese dove l’agricoltura è uno dei motori più importanti per occupazione ed economia. A causa della cementificazione e dell’abbandono, l’Italia ha perso quasi un terzo (30%) dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo con la Superficie Agricola Utilizzabile che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ma anche effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese, la dipendenza agroalimentare dall’estero . Lo afferma la Coldiretti in riferimento al rapporto annuale dell’Ispra sul consumo del suolo nel 2022 che denuncia la “costante diminuzione della disponibilità di aree agricole eliminando in 12 mesi altri 4.500 ettari, il 63% del consumo di suolo nazionale”.
“Il risultato - sottolinea la Coldiretti - è che in Italia oltre 9 comuni su 10 (il 93,9% del totale) secondo l’Ispra hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense”. Nel 2022 si sono verificati lungo la Penisola una media di 8,8 eventi estremi al giorno con vittime e danni incalcolabili secondo l’analisi Coldiretti su dati Eswd. “Per effetto delle coperture artificiali il suolo non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio nazionale secondo l’Ispra”. Come agire ? Per Coldiretti, “l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni”. Ma non solo. Secondo il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, “occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

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