Ogni mattina, milioni di persone iniziano la giornata con un gesto semplice e familiare: versare un po’ di latte in una tazza di caffè, in una ciotola di cereali o in un frullato energizzante. Ma dietro quel liquido candido si nasconde un mondo complesso fatto di cultura, scienza, economia e ambiente. Un tema al centro del “World Milk Day”, che si celebra il 1 giugno.
Secondo il report “Dairy Market Review. Overview of global market developments in 2024”, pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), la produzione è cresciuta del +1,4%, a 982 milioni di tonnellate, nel 2024, leggermente al di sotto del ritmo di incremento del +1,9% raggiunto nel 2023. L’Italia, secondo i dati Ismea, nei primi 9 mesi 2024 ha prodotto il +1,3% di latte in più sullo stesso periodo 2023 (con un totale che, a fine anno, dovrebbe essersi attestato su 13 milioni di tonnellate).
E per far conoscere una filiera importante per il made in Italy, arriva anche “Stalle Aperte”, l’iniziativa promossa da Coldiretti e Campagna Amica che, il 31 maggio e il 1 giugno, aprirà le fattorie, negli agriturismi e nei mercati di tutta Italia (come al Circo Massimo a Roma), per mostrare a grandi e piccoli i segreti della mungitura e della preparazione del formaggio, simboli di una filiera cardine del made in Italy, con i suoi record in fatto di qualità e di biodiversità.
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