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Nell’anno del record in valore dell’export enoico italiano (5,6 miliardi), il gruppo Schenk Italian Wineries pubblica un bilancio 2016 da incorniciare: ricavi 108 milioni (+7%), export a 80 (+9,3%), buona performance anche su mercato interno (+3,6%)

Ricavi in crescita del 7% anno su anno (a 108,3 milioni di euro), 80,1 dei quali dovuti alle esportazioni (+9,3%) e i rimanenti 28,1 dal mercato domestico italiano, che pure è cresciuto a un tasso da Pil di nazione in piena ripresa (+3,6%); ecco i tre numeri che, forse più di altri, descrivono il sontuoso 2016 di Schenk Italian Wineries, la “filiale” italiana del gruppo vinicolo multinazionale con base a Ora che può vantare 3.500 ettari vitati di proprietà e più di 15 cantine tra Svizzera, Francia, Italia e Spagna, oltre a joint venture nel Regno Unito, in Germania, nel Benelux ed in Argentina (www.schenk-wine.com).
Nell’ambito di uno dei dieci gruppi societari più grandi del mondo del vino (una realtà dal fatturato consolidato che si aggira intorno agli 800 milioni di euro), Schenk Italian Wineries ha ricevuto il suo impulso di crescita sui mercati esteri da entrambe le sponde dell’Atlantico, con buone performance sua in Ue che in nord America, ma anche sul mercato italiano non sono mancati buoni numeri, dato che i ricavi sono cresciuti di un apprezzabilissimo 3,6%. Altrettanto ha fatto, comprensibilmente, il numero delle bottiglie vendute, passando dai 55,2 milioni del 2015 ai 57,3 del 2016 (+3,8%). Inoltre, Schenk Italian Wineries ha da poco firmato un accordo di partnership strategica con Consorzio Distributori Alimentari, uno dei riferimenti domestici nel comparto del beverage per l’horeca, con 100 aziende associate, una rete di oltre 83.000 esercizi distribuiti su 104 province, circa 6.000 brand gestiti e oltre 9,5 milioni di ettolitri distribuiti ogni anno. Un risultato di mercato, quindi, che consolida ulteriormente la presa degli investimenti effettuati da Schenk nel nostro paese, come ad esempio l’acquisizione di Bacio della Luna a Valdobbiadene nel 2011 e Lunadoro, nel senese, proprio nel 2016, portando il ventaglio di offerta della società a coprire alcune delle più importanti regioni vinicole d’Italia, come Alto Adige, Toscana, Veneto, Sicilia, Piemonte, Puglia e Abruzzo.
“Il 2016 è stato per noi un anno più che positivo - ha dichiarato Daniele Simoni, ad Schenk Italian Wineries - e i dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il forte legame col territorio, sempre più al centro del nostro percorso, unito all’impegno e alla professionalità di tutto il nostro personale, ha contribuito a rendere Schenk Italian Wineries un gruppo solido e strutturato, in grado di competere sul mercato esprimendo al meglio le potenzialità dell’Italia del vino attraverso prodotti che sempre più conquistano consensi nel mercato interno e all’estero. Confidiamo infatti di chiudere il 2017 con una crescita a doppia cifra, continuando a raccogliere i frutti di un lungo percorso evolutivo che ci ha condotti fino ad oggi. Al momento stiamo inoltre vagliando ulteriori opportunità di espansione e alcuni progetti di acquisizione sono in fase di studio, opportunità queste che danno nuovo impulso al nostro progetto e ci permettono di guardare al futuro con fiducia”.

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