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CURIOSITÀ

Non più solo itinerari a cavallo nell’Italia rurale: a Verona nasce la prima “Equivia dei Forti”

Un progetto “Fieracavalli”, lo storico salone Veronafiere, all’edizione n. 125, e Comune di Verona, per scoprire la città con il turismo lento

Non più solo suggestivi percorsi tra vigneti, campi e boschi, per scoprire i territori ed i borghi dell’Italia rurale in sella ad uno degli animali più belli ed amati nel nostro Paese: ora anche le città d’arte più famose del Belpaese si visitano a cavallo. Come Verona dove nasce l’“Equivia dei Forti”, un itinerario pensato per far conoscere le bellezze della città Patrimonio Unesco da una prospettiva diversa, attraverso il circuito del turismo lento. Ma anche nel solco di una tradizione che fa della città scaligera, prima ancora che la capitale del vino italiano, con “Vinitaly”, la capitale italiana del cavallo, grazie a “Fieracavalli”, lo storico e più importante salone internazionale dedicato al mondo equestre all’edizione n. 125 (da oggi al 12 novembre, a Veronafiere), che promuove l’iniziativa con il Comune, con i cavalli che escono dalla fiera e arrivano in città.
La nuova ippovia dei Forti - che si inserisce nelle iniziative del Ministero del Turismo per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei siti riconosciuti dall’Unesco e sarà operativa dal 2024 - potenziata rispetto a quella già esistente nella mappatura, nella presenza di punti ristoro e nell’installazione, lungo il percorso, di capannine di riparo per i cavalli con anelli di fissaggio, lunghine e abbeveratoi, si sviluppa in tre percorsi, di pianura, di collina e l’“Equivia Urbana”, diversi ma concatenati, che uniscono le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città. Punto di partenza, è Corte Molon, dove ha sede il cuore operativo di tutti i progetti di equiturismo e ippoterapia targati “Fieracavalli”. Dove, nell’edizione n. 125, da oggi dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Luca Zaia, presidente Regione del Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice, Marco Di Paola, presidente Fise, e Federico Bricolo, presidente Veronafiere, tra gli altri, tra più di 2.500 cavalli di oltre 60 razze, anche l’enogastronomia è protagonista, con “Sapori di Razza”, contest nato con l’obiettivo di esaltare le specialità culinarie influenzate dalla cultura equestre di tutto il mondo, i cui food truck saranno valutati da una giuria esperta e, ancora una volta, da un “giudice d’eccezione”: l’amatissimo ed istrionico chef Alessandro Borghese. E, come a “Vinitaly” 2023, per la prima volta, sono stati esposti i “Bacco” di Caravaggio e Guido Reni, tra i capolavori delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalla “culla” del Rinascimento, a “Fieracavalli”, è arrivata la preziosa statua equestre in marmo del primo secolo d.C., grazie alla collaborazione del museo fiorentino con Veronafiere per la promozione di arte e cultura nelle rassegne fieristiche.

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