L’importanza di un approccio all’agricoltura basato sulla conoscenza, non ideologico; strumenti di gestione del rischio e misure di adattamento ai cambiamenti climatici più flessibili, essenziali per garantire la resilienza del settore; incentivi per accompagnare la “transizione verde”, e per garantire il giusto equilibrio tra sostenibilità economica, sociale e ambientale; norme più favorevoli agli agricoltori, con meno burocrazia e procedure più semplici; una filiera alimentare più efficiente, con una più equa ridistribuzione del valore, per una migliore (e più stabile) remunerazione degli agricoltori, senza dimenticare il sostegno a giovani e nuovi agricoltori, piccole aziende agricole e donne; una Pac, in estrema sintesi, incentrata sugli agricoltori, e che abbia per obiettivi fondamentali quelli di “garantire la sicurezza alimentare, garantendo nel contempo un tenore di vita equo per la popolazione agricola e prezzi ragionevoli per i consumatori: sono le raccomandazioni alla Commissione Europea contenute nelle conclusioni sulla Politica Agricola Comune (che assorbe il 31% del bilancio Ue, 387 miliardi di euro per il ciclo 2021-2027, con un costo stimato di 30 centesimi di euro al giorno per cittadino ndr), approvate all’unanimità dai Ministri dell’Agricoltura dei Paesi Ue, nel Consiglio Agricoltura e Pesca di scena in queste ore a Bruxelles.
“Le conclusioni riflettono le aspettative del Consiglio per la futura Politica Agricola Comune, che mira a un settore competitivo e incentrato sugli agricoltori, una delle priorità generali della presidenza ungherese. Le conclusioni invitano la Pac a disporre di risorse adeguate e dedicate per rispondere efficacemente ai suoi molteplici obiettivi e sollecitano il mantenimento di una Pac separata e indipendente che contenga due pilastri. I pagamenti diretti dovrebbero continuare a sostenere la stabilità del reddito degli agricoltori. Le conclusioni sottolineano inoltre il nostro impegno a fornire soluzioni concrete e incentivi per sostenere gli agricoltori nella transizione verde”, ha commentato il Ministro dell’Agricoltura dell’Ungheria István Nagy (Paese alla Presidenza Ue fino al 31 dicembre 2024, ndr).
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