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COLLEZIONISMO

Pandolfini da “record” nel 2025: oltre 2,5 milioni di euro ricavati con tre aste

L’ultima, “Forma”, ha raggiunto 1,24 milioni di euro: tra i “top lot”, il Domaine de la Romanée-Conti 1998 e il Masseto 2009

Se i consumi di vino non stanno attraversando il loro momento di massimo splendore, per vari e ormai noti motivi, la “galassia” del collezionismo continua ad attrarre e generare cifre importanti. Vini iconici, più o meno introvabili, annate dal grande fascino ed etichette “cult” che alimentano i “rilanci” ed i desideri degli appassionati enoici, con Francia e Italia protagoniste assolute. Un trend dimostrato anche dall’asta “Forma”, l’ultimo appuntamento live del dipartimento “Vini pregiati e da collezione” di Pandolfini, nei giorni scorsi a Firenze. Con oltre il 98% di lotti aggiudicati e un ricavo complessivo di 1,24 milioni di euro, risultato che si somma agli esiti delle prime due aste di febbraio e aprile e che porta il totale alla ragguardevole somma di oltre 2,5 milioni di euro per il 2025. Una cifra che, spiega la nota di Pandolfini, supera sia quella del 2023 che del 2024.
Tra i lotti aggiudicati, quasi perfettamente divisi a metà tra Italia e Francia, spicca come miglior performance in assoluto, la bottiglia di Romanée-Conti 1998 del Domaine de la Romanée-Conti battuta per 13.640 euro, che, insieme alla cassa Bordeaux Prestige Collection 2021 del Groupe Duclot con nove bottiglie di grande valore e battuta per 8.060 euro e alla magnum di Pétrus 2019 venduta per 8.184 euro, ha brillato tra le proposte francesi.
Lo Champagne vede tra le migliori aggiudicazioni una bottiglia da sei litri di Cristal 2008 di Louis Roederer venduta per 9.920 euro, una magnum di Cuvée S 2008 di Salon aggiudicata per 8.680 euro e due bottiglie di Millésime 2008 di Jacques Selosse , entrambe battute per 3.472 euro.
Spiccano anche le bottiglie singole di Corton-Charlemagne 2010 del Domaine J.-F. Coche Dury (7.440 euro), Montrachet 2010 del Domaine J. C. Ramonet (3.224 euro), Montrachet 2007 di Domaine de la Romanée-Conti (5.704 euro) e Musigny 2018 del Domaine G. Roumier (8.680 euro).
Capitolo Italia. Tra i gioielli enoici del Belpaese è stata una bottiglia da sei litri di Masseto 2009, capolavoro del Gruppo Frescobaldi, a raggiungere il miglior risultato (7.688 euro), facendo brillare la Toscana insieme a due magnum di 100% Sangiovese 2020 di Case Basse Gianfranco Soldera (4.712 euro), una bottiglia da sei litri di Brunello di Montalcino Corso Podere San Giuseppe 2019 di Stella di Campalto (3.720 euro) e una bottiglia di Sassicaia 1985 della Tenuta San Guido (2.976 euro). Protagonista, anche il Piemonte con tre bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno aggiudicate per 3.968 euro e una magnum di Barolo Artistic Label 1999 di Bartolo Mascarello venduta per 2.728 euro.

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