La storia è piena di personaggi femminili che hanno guidato rivoluzioni, che sono ricordate per la loro ribellione alle regole del tempo, per le loro lotte per diritti che già appartenevano agli uomini. Nel 2020, non si parla più di diritto al voto o all’istruzione, ma di apporto femminile in vari comparti, come quello della scienza, della tecnologia, dell’engineering e della matematica, a cui, da sempre, vengono associate competenze maschili. Ma la verità è un’altra, e a raccontarlo è un progetto tutto al femminile firmato da Pasqua, la famosa griffe enoica veneta, che dedica alle donne dello Stem (l’acronimo di Science, Technology, Engineering & Mathematics) e al loro apporto a questo mondo una linea di vini della Valpolicella: ispirandosi alla figura iconica di Cecilia Beretta, primogenita del conte Giuseppe Beretta che visse nella seconda metà del Settecento, che fu donna colta e raffinata e nel suo salotto accolse intellettuali, artisti e musicisti provenienti da tutta Europa, Pasqua rende omaggio, sia attraverso le pagine del celebre magazine di innovazione “Wired” che, sulle etichette, delle proprie bottiglie, a 30 donne che hanno cambiato le regole del gioco nel mondo dell’innovazione, sostenendone tanto l’empowerment che la conoscenza del talento. E lo fa, come detto, con un team tutto al femminile, supervisionato da Graziana Grassini, tra le prime donne winemaker italiane, allieva di Giacomo Tachis, e coinvolgendo la matita dell’eclettica artista e illustratrice Clorophilla,
con il compito di tradurre in immagini lo sguardo appassionato di ricercatrici, imprenditrici, artiste, startupper, come Enrica Arena, founder di Orange Fiber, azienda che recupera gli scarti delle arance di Sicilia trasformandole in tessuto, coniugando così moda, cibo e sostenibilità; Chiara Montanari, capo missione di importanti spedizioni scientifiche in Antartide; Elena Lavezzi, dirigente di Revolut per l’Europa meridionale, prima nella mobilità con Uber e poi nelle criptovalute con Circle; Francesca Dominici, direttrice della Data Science Iniziative di Harvard e con una passione smisurata per la biostatica e l’aggregazione di big data; Graziana Grassini, tra le prime donne winemaker in Italia, consulente di Pasqua Vini per la nuova vita di Cecilia Beretta; Julie Freeman, artista digitale e autrice di The Lake e di I̶n̛t͘e͟rf̕e̢ren̵ce, che in TED ha trovato casa e crede nei dati come nuova frontiera dell’arte; Kristina Tsvetanova, fondatrice di Blitab, un passato da nerd ma che oggi realizza con la sua startup in Austria tablet per non vedenti, dove il linguaggio Braille è tradotto grazie a particolari cristalli liquidi; Marta Burgay, astrofisica e ricercatrice dell’Osservatorio di Cagliari, prima al mondo a scoprire un sistema binario di stelle di neutroni pulsanti e che oggi in Sardegna studia onde gravitazionali e segnali elettromagnetici in arrivo da altre galassie; Meg Pagani, Ceo di Impacton e Revolutionary, che da cyber attivista ha fondato un’azienda che sfrutta il digitale per accelerare la diffusione di progetti hi-tech di valore sociale; Sabrina Di Fazio, founder di E24Woman, ricercatrice biochimica che attraverso la sua startup sviluppa sistemi di protezione per le donne in emergenza, a partire da un braccialetto che invia richieste d’aiuto; Sara Roversi, fondatrice di Future Food institute, che si occupa di innovazione alimentare e tecnologia del cibo; Zoi Giavri, Ceo e capo della ricerca di Advantis, che già da under30 ha dimostrato che la neuroinformatica può salvare vite umane. Che, attraverso la propria opera, hanno fatto cose straordinarie in Italia e nel mondo, tutte accomunate da creatività e talento.
“La nostra azienda - spiega Riccardo Pasqua, ad Pasqua - è fortemente votata alla valorizzazione del talento, e la visione femminile nel mondo del vino è sicuramente un valore aggiunto. Sosteniamo quella visione creativa che è stata molto spesso motore di tanti cambiamenti nella storia. Il concetto di femminilità nel quale Pasqua si riconosce è ben rappresentato dalle donne che hanno dato vita a questo affascinante progetto: ecco perché abbiamo deciso di dedicare un’intera linea di vini ispirati al carattere forte e fuori dagli schemi di Cecilia Beretta e oggi di celebrare, insieme a “Wired” e “Clorophilla”, il meraviglioso bagaglio di innovazione che le donne sanno portare”.
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