Pasqua è alle porte, e come sempre sarà l’agnello una delle carni protagoniste della tradizione in tavola. E, immancabilmente, arrivano anche le proteste degli animalisti contro la “mattanza” dei giovani ovini. Ma il bello della cucina è che sa accontentare tutti, come spiega a WineNews Fabio Picchi, chef del Cibrèo di Firenze e custode della tradizione fiorentina: “io non ho dubbi, vado sulle costolette di agnello fritte di mia mamma, o sull’agnello ripieno. Ma è giusto rispettare le sensibilità di tutti. Anzi, io che sono un carnivoro dico che è meglio mangiare meno carne, magari più buona: è meglio per la salute, e anche per il pianeta. Detto questo, quindi, per i vegetariani, l’idea è pisellini, aglio, prezzemolo e pepe nero, con un pizzico di curcuma, anche perché queste due spezie, combinate insieme, sono il più straordinario antitumorale che la natura ci offre, o un gelato salato con yogurt greco, limone, pepe e la solita curcuma, da mangiare con il cucchiaino sotto il primo sole. E per Pasquetta, una ricetta che ha fatto mio figlio: delle frittatine sottili sottili, con un velo di caprino o di formaggio a pasta molle. Magari con uno strato dei pisellini avanzati il giorno prima ...”. E buona Pasqua!
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