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ATTUALITÀ

Per contrastare l’arrivo del grano dalla Russia il Consiglio Ue decide di aumentare i dazi

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “tutelati i nostri produttori”. Confagricoltura: “possibile recuperare 1,3 miliardi di euro”
Confagricoltura, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, RUSSIA, Non Solo Vino
Novità per le importazioni di grano dalla Russia (Ph. Freepik)

Un’azione di contrasto per l’arrivo del grano russo in Europa. Il Consiglio Ue ha adottato, oggi, un regolamento che mira ad imporre tariffe “proibitive” sui prodotti cerealicoli importati dalla Russia e dalla Bielorussia. Il regolamento, di fatto, aumenta i dazi su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da questi due Paesi. Secondo il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, “la decisione dei ministri dell’Ue di aumentare i dazi a livello europeo sulle importazioni di prodotti agricoli dalla Russia e dalla Bielorussia, a partire dal primo luglio, va nella direzione auspicata e sostenuta dal nostro Governo. Grazie all’azione del Presidente Meloni, l’agricoltura è tornata al centro del dibattito politico in Europa, fino ad approdare il 21 marzo tra i punti in agenda del Consiglio europeo. Pochi giorni dopo, al Consiglio Agrifish del 26 marzo, l’Italia ha portato una posizione chiara ribadendo la necessità di adottare la misura, che oggi è stata approvata, per tutelare i nostri produttori agricoli e rafforzare la stabilità del settore. Questo provvedimento, come ha confermato il commissario Ue per il Commercio Valdis Dombrovskis, “contribuirà a limitare le entrate della Russia e a contrastare le esportazioni illegali di grano sottratto all’Ucraina”.
Anche Confagricoltura accoglie positivamente la decisione del Consiglio dell’Ue: la Confederazione, infatti, aveva fortemente sollecitato, a marzo, l’approvazione di questa misura da parte del Consiglio, dopo la proposta ufficiale della Commissione, “per evitare la destabilizzazione del mercato europeo e fermare la corsa al ribasso dei prezzi. La Federazione Russa, infatti, è arrivata a controllare il 25% delle esportazioni di cereali a livello globale. Il regolamento - spiega Confagricoltura - aumenta i dazi sui cereali, sui semi oleosi e sui prodotti derivati provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia fino a bloccare, di fatto, le importazioni di questi prodotti sul mercato europeo. Queste misure riguardano i prodotti originari o esportati direttamente o indirettamente dalla Federazione Russa o dalla Repubblica di Bielorussia verso l’Ue” e “non riguarderanno il transito attraverso l’Ue da entrambi i Paesi verso altri Paesi terzi”. Secondo Confagricoltura, “per quando riguarda cereali, semi oleosi e prodotti derivati, con i dazi si potrebbe aprire un recupero, per le produzioni europee, di 4,3 milioni di tonnellate per un controvalore di 1,3 miliardi di euro”. Le misure entreranno in vigore a partire dal 1 luglio 2024.

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