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UNA PASSIONE IN CRESCITA

Per la birra artigianale è boom del mercato globale a 38 miliardi di dollari (+14% l’anno)

In Italia vale oltre 250 milioni di euro e dà lavoro a 7.000 addetti. A dirlo è l’Unionbirrai nella “Giornata Nazionale” che si celebra oggi
ASSOBIRRA, BIRRA ARTIGIANALE, DOPPIO MALTO, GIORNATA NAZIONALE DELLA BIRRA ARTIGIANALE, UNIONBIRRAI, Non Solo Vino
Cresce nel mondo la passione per la birra artigianale

Dopo il calo di produzione e fatturato superiore al 70% del periodo pandemico stimato dall’ultimo report di Assobirra, il mercato globale della birra artigianale è tornato a fiorire nel 2021, e se attualmente il segmento rappresenta un valore di oltre 38 miliardi di dollari, secondo le previsioni di MarketWatch, crescerà del 14,1% l’anno fino al 2027. Sul mercato europeo, invece, stando ai dati legati alla produzione dello studio di Technavio, si prevede che la quota del comparto della birra artigianale aumenterà di 666,34 milioni di litri entro il 2025 (+6,20%). In Italia? Il valore del comparto raggiunge il 4% del mercato nazionale, fatturando oltre 250 milioni di euro e dando lavoro a 7.000 addetti che producono in media 500.000 ettolitri l’anno. È la fotografia scattata dall’Unionbirrai nella “Giornata Nazionale della Birra Artigianale” che si celebra oggi, 23 giugno.
Dopo un biennio complesso come quello del 2020-2021 a causa della crisi pandemica, dei rallentamenti nella catena di approvvigionamento delle materie prime e della carenza di manodopera, dove il comparto delle birre artigianali ha sofferto una perdita della produzione e del fatturato, il mercato della birra ha nuovamente raggiunto traguardi importanti che fanno guardare al futuro con positività. A partire dal riconoscimento nella Legge di Bilancio della filiera brassicola, per cui ad oggi le filiere di orzo da birra e del luppolo sono certificate quali vere e proprie filiere.
Un riconoscimento necessario che certifica il valore del comparto della birra artigianale in Italia, che convince sempre più famiglie e giovani, soprattutto Millennial: il 60% si dichiara, infatti, un conoscitore attento delle varie tipologie di birra, da quelle delle bottiglie da collezione, alle profumate e variopinte (Istat). Buone notizie, quanto meno in termini di popolarità, in generale per la birra italiana, che secondo l’“Annual Report 2020” di Assobirra, risulta tra quelle con migliore reputazione in Europa, terza in classifica, battendo tutti i Paesi a grande tradizione birraria, inclusa la Germania, ad eccezione di Polonia e Romania. E se Germania e Regno Unito rimangono i mercati con la più rapida crescita di mercato, l’Italia è al quarto posto in Europa per numero di birrifici artigianali solo dietro Regno Unito, Germania e Francia (fonte: Unionbirrai) .
Una popolarità che non può che lasciare soddisfatto chi la birra artigianale italiana la produce e la distribuisce attraverso una catena di food retail di successo, come Doppio Malto che lancia oggi la nuova birra O Sole Mio. “Continueremo quest’anno ad aprire nuovi ristoranti in diverse città italiane ed europee - spiega il fondatore e ceo di Doppio Malto, Giovanni Porcu - è questo infatti ad oggi il principale canale distributivo della nostra birra artigianale, mentre stiamo lavorando per approdare alla grande distribuzione nel 2023”. Positive le previsioni di produzione del brand per i prossimi anni, prosegue Porcu: “Prevediamo di chiudere il 2022 con una produzione nel nuovo birrificio di Iglesias di 1,5 milioni di litri e passare a 3,5 milioni di litri entro il 2024. Previsioni supportate dalle innovazioni e dagli investimenti che puntano al miglioramento dell’offerta. Investire, soprattutto in momenti di crisi, è il segreto del successo: da qui il nostro piano di sviluppo”.

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