Da un lato più frutta (dal 12,5% al 20% minimo) nelle bevande che fa felici gli agricoltori, dall’altro più tempo (9 mesi da quando la norma sarà in vigore) per l’industria delle bevande per adeguare ricette, impianti, etichette e “smaltire” il prodotto già in commercio: ecco quella che dovrebbe essere la sostanza finale della norma sulle bevande a base di frutta che uscirà dal Parlamento, come spiega a WineNews, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Paolo Russo. “Non vogliamo contrapposizione tra agricoltura e industria, ma che lavorino insieme per i consumatori e per il Paese”.
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