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GRANDI PROGETTI

Prima pietra “virtuale” del “MuVin”, il Museo Internazionale del Vino di Verona 

Approvata la proposta di legge che autorizza la Giunta regionale a concorrere alla sua realizzazione. Il modello è quello di Bordeaux

Potrebbe essere stata posata oggi la prima pietra, seppur “virtuale”, del “MuVin”, il futuro Museo Internazionale del Vino di Verona: la Regione Veneto ha approvato, all’unanimità, la proposta di legge che prevede la possibilità per la Giunta Regionale di concorrere alla realizzazione del progetto, affidato alla Fondazione Museo del Vino di Verona, nata ufficialmente nel 2022. “L’obiettivo - afferma l’Assessore al Bilancio della Regione Veneto, Francesco Calzavara - è replicare quanto fatto a Bordeaux con il Museo del Vino, che possa diventare un oggetto architettonico attrattivo di per sé, dotato di grande forza di interazione. Sicuramente serviranno importanti risorse, quantificate in qualche decina di milioni di euro”.
La proposta, presentata dal consigliere regionale del Veneto Enrico Corsi, riguardava il progetto di legge n. 182, “Modifica della L.R. 7 settembre 2000, n. 17, “Istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto e iniziative per la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta” e successive modifiche e integrazioni”. La proposta normativa introduce l’articolo “Concorso regionale alle iniziative assunte dalla Fondazione Museo del Vino in Verona”, che autorizza la Giunta regionale a concorrere alle iniziative assunte dalla Fondazione per realizzare il Museo Internazionale del Vino, che avrà sede nelle Gallerie Mercatali di Verona, avveniristico esempio di archeologia industriale italiana.
Il consigliere Enrico Corsiha sottolineato “l’assurdità che in Italia, Paese che si colloca al primo posto per produzione vitivinicola, non ci sia ancora un Museo Internazionale del Vino, al contrario di Paesi come Francia, Spagna e Portogallo, votati alla cultura e alla promozione di questo prodotto. Il Museo, che avrà sede a Verona, dovrà diventare il primo per importanza in Europa e avrà il compito di valorizzare in modo adeguato il nostro territorio, i nostri prodotti tipici, le cantine e gli agriturismi, ma anche la nostra cultura. Il Museo rappresenterà una finestra mondiale sul mondo del vino, un Vinitaly aperto 365 giorni all’anno, e potrà così tutelare questa importante manifestazione internazionale che hanno già tentato di portarci via. Ma abbiamo bisogno di tutti: approvando all’unanimità la mia proposta normativa, la Regione Veneto ha fatto la propria parte; ora mi auguro che anche il Comune di Verona e lo Stato possano aiutarci concretamente affinché il Museo Internazionale del Vino possa diventare presto realtà”.
L’Assessore al Bilancio della Regione Veneto, Francesco Calzavara, ha posto l’accento sul fatto che “la Regione Veneto oggi ha iniziato a mettere risorse vere su questa legge, per dare la possibilità di far conoscere, a livello nazionale e internazionale, l’importante realtà che sta nascendo a Verona. Ringrazio il consigliere Corsi per aver avuto questa grande idea: il Veneto deve essere sede del primo Museo Internazionale del Vino in Italia, consentendo al nostro Paese di mettersi alla pari delle grandi nazioni produttrici di vino, come la Francia con Bordeaux e il Portogallo con Porto. L’Italia deve assolutamente avere un Museo Internazionale del Vino. E il Museo non potrà essere che Verona, in forza della sua grande produzione vitivinicola e dell’importante storia di vini che ha alle spalle. Ma è naturale che il Museo trovi collocazione in Veneto, terra di Prosecco ma anche di tanti vini Doc e Docg. Iniziamo oggi un percorso che nei prossimi mesi cercheremo di portare avanti e di concretizzare nel corso della legislatura”.
Il progetto di legge prevede che siano ammesse a contributo regionale le iniziative funzionali al perseguimento delle finalità della Fondazione: realizzazione di sito internet multimediale che illustri il percorso di progressiva istituzione del Museo del Vino e le sue caratteristiche di promozione del prodotto e del territorio, anche sotto il profilo turistico e culturale; attivazione di collaborazioni con le Università degli Studi del Veneto, per il sostegno a iniziative di ricerca e sviluppo nel settore vitivinicolo; interventi di alta formazione e aggiornamento delle figure professionali che operano in questo ambito; promozione delle iniziative della Fondazione su riviste e canali web tematici e presso i Musei del Vino già istituiti in Italia ed all’estero, anche al fine di pervenire, non solo alla definizione di una rete di condivisione di esperienze, ma anche alla definizione di percorsi turistico- culturali. Saranno ammesse a contributo, per la promozione della conoscenza delle caratteristiche di eccellenza della produzione vinicola, dei suoi caratteri tipici e tradizionali, in quanto legati alle tecniche di coltivazione e ai luoghi di origine e alla identità culturale e turistica del territorio: la promozione di convegni, conferenze e manifestazioni, in Italia ed all’estero, per diffondere la conoscenza della cultura del vino e della produzione vitivinicola del territorio; la partecipazione a webinar, workshop e fiere tematiche, nazionali ed internazionali.

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