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QUANTO È “ASSICURATO” IL VINO ITALIANO? “È UN MONDO SENSIBILE, TANTO CHE ALMENO IL 75% DELLE CANTINE È ASSICURATO SIA CONTRO I DANNI RICEVUTI, CHE CONTRO QUELLI POTENZIALMENTE CAUSABILI”. COSÌ A WINENEWS MAURO CAPRARI DI ITALIANA VALUTAZIONE RISCHI

Italia
Cantine italiane assicurate

Il vino è il tesoro, la cantina il suo scrigno. Sia per chi il nettare di Bacco lo consuma, sia (o soprattutto) per chi lo produce. Una cosa che i produttori sanno bene, e che anche le compagnie assicurative tengono in conto, al punto che tutte le più importanti in Italia, da Generali a Reale Mutua, da Allianz a Zurich, da Groupama ad Unipol, offrono prodotti ad hoc. “Che, di solito, coprono la filiera a 360 gradi, dal grappolo d’uva ancora nel vigneto, alla bottiglia fino al momento in cui viene consumata”, spiega a WineNews Mauro Caprari di Italiana Valutazione Rischi. Assicurazioni che vanno dai possibili danni dovuti ad inquinamento accidentale o a trattamenti chimici, ma anche incendio e furto, dispersione di vino e così via. “Sono pacchetti che tutelano il produttore sia per i danni che può subire in azienda, da quelli dovuti al clima agli incendi, agli atti vandalici e così via, fino ai danni che il prodotto, magari alterato, ovviamente in maniera accidentale, può arrecare al consumatore. Eventualità, peraltro, che nel vino non capita quasi mai. Ma una copertura di responsabilità civile, in questo senso, è obbligatoria. Soprattutto per chi esporta”. Facoltativa, “ma pressoché sempre prevista, è anche l’assicurazione per i danni che il produttore può subire. Ed è più che opportuno dotarsene, vista anche la natura del lavoro di chi produce vino”. Perché, spiega Caprari, può servire per tutelarsi da danni fisici diretti, quindi per risarcire magari del prodotto andato distrutto (mediamente, secondo diverse fonti, si arriva a coprire il 70% del costo di produzione, salvo polizze particolari stipulate singolarmente tra cantine e assicuratori, ndr), ma anche da danni di reputazione causati, per esempio da un articolo non corretto, per avere un supporto nella ricostruzione dell’immagine aziendale danneggiata da fattori esterni, e così via. “C’è grande sensibilità nel mondo del vino, al punto che si può dire che almeno il 75% delle cantine è assicurata anche per i possibili danni ricevuti, e non solo per quelli che accidentalmente si possono causare. Ad essere semmai meno attente sono le piccole cantine con una grande storia che, nella loro ottica, è già la migliore assicurazione”. Ma non sono molte.

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