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QUATTRO STELLE ALLA VENDEMMIA 2005 DEL TAURASI DOCG. LO HANNO DECISO GLI ESPERTI (COORDINATI DAL PROFESSOR LUIGI MOIO, UNIVERSITA’ DI NAPOLI) ED I VIGNAIOLI NELL’ANTEPRIMA, DI SCENA NEL PAESE DELL’IRPINIA

Quattro stelle all'annata 2005 del Taurasi Docg, una delle migliori denominazioni d’Italia. Lo ha stabilito un’apposita commissione formata da tecnici operanti in Provincia di Avellino e coordinata dal professor Luigi Moio, professore ordinario di Scienze e Tecnologie alimentari all’Università di Napoli. Il rating attribuito dalla commissione equivale ad un’annata ottima. Nel medio termine, potrebbe anche esserci un eventuale ritocco del giudizio, come già accaduto per il Taurasi 2001.

Gli enologi, che hanno formulato una prima sintesi sul valore della vendemmia 2005, si sono concentrati sui principali aspetti produttivi e organolettici evidenziando il carattere “duro e austero” della vendemmia, ma anche la notevole “integrità e complessità aromatica” di buona parte dei vini testati e il loro promettente potenziale di invecchiamento.

Da un punto di vista quantitativo, la 2005 è stata un’annata piuttosto scarsa per l’Aglianico, base del Taurasi, specialmente se rapportata all’abbondante vendemmia 2004; in linea con i trend degli ultimi anni, diminuisce ulteriormente la produzione di Aglianico destinato a Taurasi Docg. A fronte di 830 ettari iscritti all’Albo dei Vigneti, le denunce di produzione si riferiscono ad una superficie vitata pari a 262 ettari. Da questa superficie sono stati prodotti 14.999 quintali di uva e 9.749 ettolitri, pari a 1.299.953 bottiglie di Taurasi Docg della vendemmia 2005.

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