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Winenews, costa 200 euro il week-end ideale dell’enoturista ... E’ in crescita la spesa per i viaggi all’insegna del buon bere: sono le Langhe, il Chianti Classico e Montalcino le destinazioni ideali degli enoappassionati desiderosi di scoprire, o riscoprire, le cantine del territorio e disposti a spendere mediamente 200 euro a testa per un weekend.
E’ quanto emerge dal sondaggio condotto da Winenews.it, portale di riferimento degli enoappassionati italiani, i cui risultati sono stati diffusi oggi da una nota del popolare sito.
La ricerca, condotta per Go Wine in vista della manifestazione “Vinum 2008” - ad Alba, dall’1 al 4 maggio, www.gowinet.it -, evidenzia un aumento della spesa per viaggi enoici negli ultimi tre anni, nonostante i rincari generalizzati, con il 42% del campione che dichiara di aver aumentato la propria spesa in vino e a favore di gite alla scoperta dei territori vinicoli.
L’enoturista che emerge dal sondaggio è un appassionato attento che boccia le improvvisate ed episodiche offerte turistiche e sa invece riconoscere la qualità dell’accoglienza e del contesto, con un occhio alla bellezza del paesaggio che influisce, secondo il 77% degli intervistati, sulla percezione qualitativa di un vino.
“Gli enoappassionati che partono per un fine settimana nei grandi territori enoici considerano il vino un elemento centrale del loro viaggio, ma non l’unico, - si legge nella nota di Winenews - nella scelta delle loro destinazioni sono guidati soprattutto dalla ricerca personale e dalla fama dei produttori. Non disdegnano il passaparola, Internet e una limitata influenza dei media specializzati”.
Il 34% dei rispondenti - in tutto 1.930 persone -, per un classico weekend enoturistico tutto compreso, dichiara una disponibilità di spesa a persona da 200 a 250 euro, mentre solo il 2% del campione intervistato può contare su oltre 500 euro.
Sono Toscana e Piemonte le regioni preferite per i viaggi alla riscoperta del vino nostrano - rispettivamente 38% e 30% - mentre in testa alle mete più gettonante troviamo le Langhe (40%), il Chianti Classico (25%) e Montalcino (15%), continua la nota.
Un’importante dato mostra anche la crescente scelta di destinazioni estere, come Borgogna (15%) e Champagne (2%), ora più accessibili grazie ai voli low-cost e a una maggiore concorrenzialità di prezzi per i servizi offerti all’estero.
La stragrande maggioranza (90%) di coloro che vanno alla scoperta dei territori del vino tornano a casa anche con una piccola scorta di bottiglie: per almeno tre “pezzi” da mettere in collezione o da bere con gli amici, i turisti del vino sono disposti a spendere da 45 a 60 euro nel 33% dei casi, da 30 a 45 euro nel 27%, mentre solo il 10% si spinge oltre la soglia dei 90 euro.
Ma non manca, purtroppo, il dato negativo: secondo l’80% dei ‘sondati’ l’Italia è attualmente caratterizzata da improvvisazione, individualismo ed episodicità, anche se il 40% si ritiene soddisfatto sull’accoglienza e i servizi offerti dalle cantine.
“Un bilancio sconfortante - dice la nota - che dà corpo a non pochi problemi ancora lontani dalla loro soluzione come, per esempio, la mancanza di una logica di sistema per il turismo del vino o l’assenza di una necessaria sinergia fra aziende, operatori turistici, istituzioni ed enti locali”.
“Al tirar delle somme - continua Winenews - siamo lontani anni luce dai modelli francese e americano che hanno dimostrato sul terreno e nel tempo un’efficacia a tutta prova”.

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