Buono è importante, ma non basta. Per la scelta di acquisto di una bottiglia di vino i fattori-guida per il consumatore sono sempre più spesso la reperibilità al supermercato (Gdo), un prezzo percepito come corretto rispetto alla qualità del prodotto, la notorietà dell'etichetta o del produttore e l'occasione di consumo.
Ad interrogarsi sulle dinamiche di eno-consumo sono i giovani imprenditori vinicoli under 40 associati nella Agivi "Il tempo dedicato alla scelta di una bottiglia - afferma Patrizia De Luca, docente di marketing presso l'Università degli studi di Trieste e presso il Mib - è in media 18 secondi ed è spesso basata sul packaging, la confezione esposta sullo scaffale del supermarket.
La spesa si fa in fretta e, in così poco tempo, la decisione finale del cliente viene influenzata innanzi tutto dal prezzo e dall'occasione d'uso. Prioritaria nell'acquisto diventa inoltre l'esigenza di gratificazione sia nella scelta del vino da tutti i giorni, che per le grandi occasioni e i regali.
Il consumatore di oggi - aggiunge la ricercatrice - si caratterizza anche per un'autonoma ricerca di informazioni su internet, il desiderio di emozioni evocate dall'etichetta sul territorio di provenienza del vino nonché esperienze personali di turismo eno-gastronomico. Un mix di sollecitazioni che rischiano di creare confusione nella clientela, se non c'é un reale valore del brand che sia garante della qualità del vino e del legame al territorio di provenienza. L'etichetta rimane pertanto uno strumento importantissimo di identificazione e di garanzia, laddove resta diffusa l'esigenza di sicurezza e qualità alimentare".
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024
