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LA FINALE ITALIANA

“S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2022-2023”: Michele Antonelli rappresenterà l’Italia

Gusto, legame con il territorio, approccio sostenibile e anni di formazione, gli “ingredienti” del giovane chef marchigiano del ristorante Gastrobi

Con il suo signature dish, “Spin the Cauliflower”, Michele Antonelli ha saputo comunicare la sua visione personale in cucina, puntando su “ingredienti” come gusto, legame con il territorio d’origine, l’approccio sostenibile e capacità tecniche apprese in anni di formazione sul campo: è il giovane chef marchigiano del ristorante Gastrobi, a Villa Musone, ad Ancona, il migliore della finale italiana della “S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2022-2023”, il progetto internazionale ideato e promosso da S. Pellegrino allo scopo di supportare ed ispirare i talenti del futuro, giunto all’edizione n. 5. Con lo stesso piatto, rappresenterà l’Italia nella Finale internazionale in programma nel 2023, affiancato nel percorso di avvicinamento per perfezionare il suo signature dish, dallo chef mentore Andrea Aprea.
Michele Antonelli vanta esperienze importanti tra cui quella al ristorante 3 Stelle Michelin Da Vittorio della famiglia Cerea a Brusaporto. Dopo un periodo in Finlandia, decide di tornare alle radici, nelle Marche, dove apre il suo Gastrobi a fine 2021. Qui propone una cucina che fa dei prodotti locali il suo marchio di fabbrica, con approccio sostenibile ma al tempo stesso creativo. È uno dei dieci giovani chef si sono sfidati ad “Identità Milano 2023”, di fronte ad una giuria composta dai più prestigiosi nomi della scena gastronomica italiana - da Andrea Aprea (Andrea Aprea, Milano) a Donato Ascani (Glam di Palazzo Venart, Venezia), da Giuseppe Iannotti (Kresios, Telese Terme) a Viviana Varese (ViVa Viviana Varese, Milano), a Jessica Rosval (Casa Maria Luigia, Modena) - che hanno assaggiato i piatti proposti e hanno decretato il vincitore.
Ad aggiudicarsi i Premi speciali voluti da S. Pellegrino per dar voce ai giovani cuochi e riflettere su come la cucina possa essere un elemento trasformatore, invece, sono stati Katherine Rios, chef di origini peruviane in procinto di aprire il ristorante Nina a Palestro, a Pavia, con il piatto “Migration and Integration”, con il “Fine Dining Lovers Food for Thought Award” votato dalla community online di Fine Dining Lovers; Danilo Vella, sous chef del ristorante Imperialino a Moltrasio, con il piatto “Come to Sicily with me”, con il “S.Pellegrino Award for Social Responsibility” della Sustainable Restaurant Association, che gestisce Food Made Good, il più vasto programma di sostenibilità nella ristorazione e community globale per guidare la sostenibilità nel settore ospitalità; e Marco Apicella, chef del ristorante Al Peschereccio di Vedano Olona, a Varese, che ha presentato il piatto “Shades of snapper. Salt crust, dashi with Amalfi lemon and snapper oil; its terrine; chips with paté”, con l’“Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy”.
E, in attesa della finale internazionale, tutti i 10 giovani chef che hanno preso parte alla finale italiana hanno la possibilità di entrare a far parte della “S.Pellegrino Young Chef Academy”, la piattaforma internazionale che punta a coinvolgere i giovani chef e i membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomia creando un laboratorio di formazione permanente e un network di professionisti inclusivo e internazionale.

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