SALONE DEL VINO - GDO: NEL 2005 CONSUMO DI VINO IN CRESCITA. TENDENZA POSITIVA ANCHE PER LE ENOTECHE, MA CON QUALCHE PRUDENZA IN PIU’

Nel 2005 le vendite di vino aumenteranno: ne sono convinti 6 buyers su 10 della grande distribuzione (4 pensano che rimarranno stabili). Questa iniezione di fiducia, in un mondo del vino segnato da una crisi pesante, è generata dal fatto che la grande distribuzione organizzata sta sempre più diventando il centro fondamentale degli acquisti e questo, naturalmente, va a riverberarsi anche sulle vendite dei vini, allineandosi ad un trend che già da molto tempo interessa gli Usa, ma anche i Paesi europei (soprattutto Francia, Inghilterra e Germania). D’altra parte, la gdo punta molto sulla vendita del prodotto vino, tant’è che, genericamente, gli ipermercati o i supermercati stanno offrendo sempre più diffusamente ai propri clienti spazi specializzati, creando delle vere e proprie enoteche all’interno delle aree di vendita. Questo trend, confortante per il futuro dell’economia vinicola italiana, emerge dal sondaggio del Salone del Vino, di scena da oggi al 17 novembre a Torino.

Non solo, la gdo sta sempre più dotandosi di personale adeguatamente formato e capace di guidare i propri clienti nell’acquisto consapevole dei vini, proponendo degustazioni e consigli per gli abbinamenti, in un’ottica di customer satisfaction che arriva a comprendere, in alcuni casi, anche una sorta di formazione continua del cliente stesso. Non ultimo, ovviamente, il ruolo dei prezzi applicati ai vini in vendita nelle grande distribuzione, che spesso sono ulteriormente abbassati, con le classiche promozione per esempio del 3x2.

Data la difficile situazione economica, l’attenzione al prezzo dei vini si è fatta tuttavia argomento di fondamentale importanza, tant’è che il 98% dei consumatori, interpellati negli ultimi 12 mesi, dichiara che l’influenza del prezzo sulla propensione all’acquisto è aumentata. Tendenza rilevata anche dalle stesse catene della grande distribuzione: il 65% dichiara di aver percepito una maggiore attenzione al prezzo da parte dei propri clienti.

Il messaggio di fiducia nelle prospettive del mercato del vino che viene dalla grande distribuzione trova conferma anche nella rilevazione sugli enotecari, anche se i giudizi sono meno favorevoli, ma comunque complessivamente positivi. Rimane aperto l’annoso problema dei ricarichi sui prezzi di vendita praticati dalle enoteche, che, in una congiuntura economica al limite della recessione come quella attuale, finiscono necessariamente per penalizzarle, puntando il loro core business soprattutto su prodotti di prezzo medio elevato (in questo caso, è il 78% delle enoteche a dichiarare di aver percepito una maggiore attenzione dei propri clienti rispetto al prezzo).