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SALONE DEL VINO - GRANDI VINI & NOBILE CUCINA: LA SICILIA “SPOSA” IL PIEMONTE A VENARIA REALE IN UNA DELLE STORICHE RESIDENZE DEI SAVOIA. LE “NOZZE” DEL GUSTO CELEBRATE DALLA FAMIGLIA ZONIN

Cosa succede se una sera si incontrano per cena la tradizione enogastronomica di uno dei più importanti terroir del mondo ed i vini autoctoni e le ricette di una regione che sta emergendo con la forza del sole e della mediterraneità? Il risultato non può essere che amore a prima vista, un colpo di fulmine che unisce nel segno del piacere due nobili regioni italiane. Le “nozze” del gusto tra Sicilia e Piemonte saranno celebrate dalla famiglia Zonin il 22 novembre nel suggestivo scenario di Villa dei Laghi, nel Parco La Mandria della Venaria Reale, il casino di caccia dei Savoia: all’apertura del Salone del Vino di Torino (dal 22 al 25 novembre) una serata di gala che suggella l’incontro tra due grandi culture enogastronomiche, con l’abbinamento di piatti piemontesi ai vini “made in Sicilia” e ricette della tradizione siciliana accompagnate da grandi “autoctoni” del Piemonte. Perché proprio la Sicilia e il Piemonte? Gianni Zonin, che, con i suoi 1.800 ettari di vigneto e le 11 tenute in 7 regioni è il più grande vitivinicoltore d’Italia, spiega: «Sono due regioni che amo particolarmente, entrambe ricche di suggestioni storiche, culturali e gastronomiche. Ho voluto farle incontrare “idealmente” in questa serata perché ritengo sia un’occasione importante per condividere ed esaltare le loro rispettive peculiarità, in una cornice di raro fascino. Il Piemonte, dove si trova la nostra Tenuta del Castello del Poggio, rappresenta la grande e nobile tradizione enologica italiana; la Sicilia, invece, può essere considerata una nuova “frontiera”, dotata di enormi potenzialità dal punto di vista vitivinicolo. Sono orgoglioso di essere stato tra i primi a credere in questa terra, investendo nella Tenuta del Feudo Principi di Butera: adesso i numerosi consensi ricevuti, insieme all’arrivo in Sicilia di altri imprenditori del Nord, mi stanno dando ragione. Inoltre l’eccezionale attenzione dei media intorno al Feudo ha costituito un’importante occasione per far capire ai nostri consumatori quella che chiamo la “rivoluzione della qualità”, ovvero l’estensione progressiva a tutti i nostri prodotti di un valore aggiunto dato da investimenti continui nelle tenute: l’obiettivo è produrre, nelle più importanti regioni, vini che interpretino al meglio la tipicità del terroir».
E proprio nel Feudo Principi di Butera nasce il Deliella, un Nero d’Avola in purezza che già al suo debutto è riuscito nella difficile impresa di mettere d’accordo le più importanti guide enologiche italiane, ottenendo il massimo del punteggio: dai Tre Bicchieri della Guida Gambero Rosso/Slow Food ai Cinque Grappoli della Guida dell’Associazione Italiana Sommelier, passando per le ottime valutazioni delle guide dell’Espresso, di Luigi Veronelli e di Luca Maroni.
La serata del 22 novembre vedrà protagonisti in cucina due grandi chef, accomunati dalla lunga esperienza e dalla profonda conoscenza delle rispettive regioni: Stefano Cravero del Ristorante “Il Reale” di Venaria Reale e Nino Graziano del Ristorante “Il Mulinazzo” di Palermo, che metteranno in scena un raffinato gioco di scambi tra opposti geografici uniti dalla qualità assoluta. Così i salumi piemontesi saranno accompagnati dall’Insolia 2001 Feudo Principi di Butera, il siciliano timballo di tagliolini con filetti di triglia e finocchietto selvatico sarà abbinato ad un Grignolino d’Asti 2001 Castello del Poggio, gli agnolotti tipici “del Plin” al ristretto di Fassone piemontese verranno degustati con il Deliella 2000 Feudo Principi di Butera, alla coscia di faraona ripiena con mirepoix di verdure si abbinerà il Masarej 2000 Castello del Poggio, ed infine con il dessert di fragole e fragoline di bosco all’olio di oliva vanigliato con gelato al basilico si brinderà con il Brachetto del Castello del Poggio.

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