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IL VINO IN TEMPO DI GUERRA

“Sip For Solidarity”, l’iniziativa Iwpa (Israel Wine Producers Association)

L’iniziativa per supportare le aziende che hanno vendemmiato con la minaccia dei razzi, e con tanta manodopera richiamata nell’esercito, ma non solo
ISRAELE, SIP FOR SOLIDARITY, vino, Mondo
“Sip For Solidarity”, l’iniziativa Iwpa (Israel Wine Producers Association)

Mentre la guerra nella striscia di Gaza va avanti con un’intensità crescente delle operazioni, miete centinaia di vittime e spaventa il mondo, la vita, almeno in parte, va avanti. Anche quella delle aziende vinicole. Come vi abbiamo raccontato poco dopo i fatti del 7 ottobre, con la testimonianza di Fadi Batarseh, enologo-direttore della cantina dei Salesiani, Cremisan, al confine tra Israele e Palestina. E come raccontano ora le cantine israeliane, che producono vino in un territorio dove la vigna è tradizione millenaria, e che si sono trovate in emergenza, in pieno periodo di vendemmia. Così, la “Israel Wine Producers Association”, che riunisce i produttori del Paese, ha lanciato un’iniziativa, “Sip For Solidarity”, per sostenere le imprese, ma non solo.
“La vendemmia era iniziata poco prima degli attacchi, il che significava che i processi di cernita, pigiatura e fermentazione, in molti casi, sono stati fatti sotto la costante minaccia di attacchi e bombardamenti. Per molte aziende vinicole, i team di produzione sono stati ridotti, poiché i giovani uomini e donne che normalmente avrebbero guidato il cruciale processo di vinificazione sono stati chiamati per aiutare a difendere la nazione”, spiega una nota. Che sottolinea ancora, per voce di Joshua Greenstein, vicepresidente Iwpa, come la vendemmia e la produzione di vino, a differenza di altre attività produttive, abbia tempistiche non rinviabili.

“Inoltre, il vino è di solito qualcosa che si apprezza quando si va a mangiare fuori o a una festa, e le persone in Israele non si sentono particolarmente festanti in questi giorni. È catastrofico non solo per le vendite 2023, ma anche per le annate che si stanno raccogliendo ora e che non saranno pronte per la vendita per gli anni a venire”. E così arriva l’iniziativa: “comprate una bottiglia di vino israeliano. Non solo l’acquisto aiuterà le cantine, ma doneremo il 10% di ogni cassa spedita dal 1 novembre 2023 al 31 dicembre 2023 agli sforzi di soccorso israeliani. Con il sostegno del pubblico dei consumatori di vino, queste sfide sono superabili e le cantine continueranno a produrre vini che riflettono in modo accurato il carattere dell’annata e di Israele, proprio come hanno sempre fatto”. Anche questo accade, in tempi di guerra, nel mondo del vino.

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