In un quadro socio politico pieno di tensioni, conflitti ed incertezza come quello che il mondo sta attraversando oggi, è difficile sbilanciarsi i previsioni a lungo termine. Eppure, secondo la Commissione Agricoltura Ue, da qui al 2030, per il vino dell’Unione (da cui sarà uscito il Regno Unito), secondo l’ultimo “Eu Agricultural Outlook”, c’è da aspettarsi una sostanziale stabilizzazione della produzione (che nel 2018 è stata di 168 milioni di ettolitri, il 2% sopra la media degli ultimi 5 anni, con Italia, Francia e Spagna che pesano per oltre l’80% del totale), intorno ai 165 milioni di ettolitri, così come quella dei consumi interni, che dovrebbe stabilizzarsi sui 25,3 litri pro capite da qui ai prossimi 12 anni.
Con un cambiamento nei consumi che saranno ancora guidati dalla crescita degli spumanti e di vini bianchi più leggeri, e dalla crescita economica nei Paesi membri dell’Est Europa, che compenserà, secondo la commissione, il calo dei consumi in altri Paesi, sui cui inciderà molto, tra le altre cose, tutto quello che è legato alla salute. Nello stesso tempo, dovrebbe continuare a crescere l’export di vino Ue, che nel 2017/2018 è stato di 24 milioni di ettolitri, con una crescita del 2% all’anno negli ultimi 10 anni.
Da qui al 2030, le esportazioni di vino dall’Unione dovrebbero crescere dell’1,6% all’anno, fino a quota 27 milioni di ettolitri. Capitolo, quello dell’export, in cui, ancora una volta, emergono gli sparkling wine: se l’export di vini fermi imbottigliati, negli ultimi 5 anni, è cresciuto dell’11%, quello degli spumanti ha fatto segnare un boom del +36%, e oggi vale il 14% di tutte le esportazioni di vino Ue. E secondo i dati, le bollicine ruberanno ancora quote di mercato ai vini fermi.
Tra le curiosità, calerà l’export dall’Unione di vini sfusi (che oggi valgono il 15% del totale), mentre ne aumenterà l’import (che già vale il 63%) del totale, con le importazioni di vino complessive, a livello Ue, che dovrebbero aumentare del 7% da qui al 2030.
Tra le altre tendenze segnalate dall’outlook della Commissione, la sempre maggiore concentrazione del sistema produttivo, con un minor numero di viticoltori, e dimensioni sempre più grandi, e la crescita della superficie (e della produzione) di vino in regime biologico (nel 2016 la superficie di vigneto era il 9% di quella totale Ue (già superiore ai 313.00 ettari totali).
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024