02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
RICERCHE

Studenti universitari sempre di corsa, il 32% dedica meno di mezz’ora alla pausa pranzo

I principali ostacoli sono mancanza di tempo, pigrizia e scarse competenze in cucina: lo dice un’indagine Knorr
PAUSA PRANZO, STUDENTI, UNIVERSITA, Non Solo Vino
In Italia solo il 21% degli studenti universitari è soddisfatto della propria pausa pranzo

Essere studenti significa vivere ogni giorno in equilibrio tra mille sfide: dal superare gli esami e ottenere buoni voti alla ricerca di una casa, dalla convivenza con i coinquilini fino alla complessità della burocrazia. In mezzo a questo vortice di impegni, c’è un momento che passa spesso inosservato, ma che ha un impatto significativo sulla giornata: la pausa pranzo. Spesso trascurato, frettoloso e poco appagante, il pranzo è infatti diventato simbolo di una vita frenetica, dove gusto e varietà finiscono per essere sacrificati. Ma come vivono gli studenti questo momento? Lo stress e la frenesia della vita quotidiana si rifletta anche nelle abitudini alimentari: il 32% degli studenti dichiara di dedicare meno di 30 minuti per la pausa pranzo, mentre solo il 23% si concede oltre un’ora. Questo è quanto emerge da un’indagine realizzata da Knorr, storica azienda tedesca di alimenti.
“Dall’indagine realizzata da Knorr, attraverso il monitoraggio di blog, forum e i principali social network, che ha coinvolto 1.200 studenti e studentesse universitari italiani, emerge uno scenario molto chiaro - spiega Mariangela Capolupo, Head of Marketing Nutrition Unilever Italia - i giovani vivono ad un ritmo frenetico, pieno di sfide”. Secondo la ricerca molti di loro consumano i pasti in luoghi improvvisati, con il 33% che sceglie di mangiare direttamente sulla scrivania o in aula e il 27% che opta per un pasto consumato al volo in strada. Non stupisce, dunque, che solo il 21% degli studenti si dichiari pienamente soddisfatto della propria pausa pranzo, sovrastato da un 45% che si ritiene poco (29%) o per nulla (16%) soddisfatto. Le difficoltà organizzative sono dunque evidenti: nonostante il tempo sia ai primi posti tra le complessità nella preparazione di un pranzo gustoso, il principale ostacolo è la pigrizia e la mancanza di voglia di cucinare o fare la spesa (72%) mentre il 55% riconosce di non avere abbastanza competenze culinarie. Queste difficoltà si riflettono anche nel modo in cui gli studenti preparano la famigerata “schiscetta” da portare in pausa pranzo: il 26% preferisce acquistare piatti preconfezionati, il 21% ricorre agli avanzi della sera prima mentre il 16% si affida ai genitori o ai coinquilini per la preparazione. E in termini di alimenti preferiti, emerge una varietà di scelte, con il 27% degli studenti che predilige un primo piatto, come pasta o riso, seguito dal 24% che preferisce un contorno a base di verdure.
“Ma cosa desiderano davvero gli studenti quando arriva il momento di staccare dallo studio e concedersi una pausa pranzo? Quando si parla di preferenze alimentari, emerge chiaramente un desiderio per pasti semplici ma appaganti: il 73% degli studenti vorrebbe un’offerta che combini gusto e praticità, da preparare rapidamente e consumare senza sacrificare la varietà e il gusto. Non solo, anche avere a disposizione più tempo (49%) e spazi adeguati (61%) migliorerebbe il momento della pausa pranzo, secondo Knorr, che ha lanciato i nuovi Asia Noodles con la campagna “Easy to Love”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli