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“TENDENZE INTERNAZIONALI? E’ LA GRANDE CUCINA ITALIANA ALL’ESTERO, CHE VALORIZZA L’ENOLOGIA TRICOLORE”. IL PENSIERO DI PAOLO MARCHI, FIRMA ENOGASTRONOMICA DE “IL GIORNALE” E IDEATORE DI “IDENTITÀ GOLOSE”, DI SCENA A MILANO DAL 27 AL 30 GENNAIO

Italia
Il giornalista Paolo Marchi con lo chef Ciccio Sultano

“È la grande cucina italiana a all’estero quella che valorizza di più il vino tricolore, perchè se aspettiamo che lo facciano altri stiamo freschi”. Paolo Marchi, firma enogastronomica de “Il Giornale” e ideatore di “Identità Golose”, il congresso italiano della cucina d’autore, di scena a Milano dal 27 al 30 gennaio, risponde così a www.winenews.tv, interrogato su quali siano le tendenze della cucina internazionale che mettono più in risalto l’enologia tricolore.
Una risposta che può apparire erroneamente scontata: “la cucina italiana all’estero non è più quella della pasta o della pizza degli immigrati, che cercavano di risparmiare. Oggi - precisa Marchi - è sempre di più l’alta cucina italiana cha va a Mosca, in Asia, nei grandi alberghi e nei grandi ristoranti di alto livello, e questo favorisce anche il successo del vino del Belpaese”.
Una tendenza che arriva invece dalla Spagna e dalla Francia è quella della “bistronomic”, ossia la proposta di piatti di alta cucina a prezzi accessibili (intorno ai 14 euro), che annovera tra i propri sostenitori, chef del calibro di Ferran Adrià. Il vino può trovare spazio in questo filone? “Ho dei dubbi che il vino abbia - risponde Marchi, che estende poi la sua riflessione - un futuro basato sulla quantità, sarà sempre più basato sulla qualità. Avremo sempre più tensioni razziali, problemi dovuti al riscaldamento del pianeta, una tendenza ad una alimentazione sempre più leggera e a stare meno a tavola, e il vino non può essere bevuto così, come una gazzosa. Di sicuro avremo vini più leggeri, più bianchi che rossi, ma il contesto non aiuta.
La gente starà sempre più attenta ai soldi, perché se è vero che continuano ad esserci le elite che possono permettersi una bottiglia di Chateaux Petrus, manca sempre di più quel ceto medio che andava sulla bottiglia media. E poi - conclude Marchi - ci sono anche atri fattori, come per esempio i controlli con l’etilometro, che renderanno sempre più complicato bere vino.

”Identità Golose” 2008 - Milano, Italia, Mondo: un confronto a tutta creatività
L’edizione 2008 di “Identità Golose” (dal 27 al 30 gennaio) si annuncia all’insegna della grande cucina italiana proiettata nel mondo, ma con un occhio alle novità che arrivano da tutto il pianeta, “perché il goloso di casa nostra (e non solo lui) non ha idealmente più confini”.
Nella cornice di una Milano che guarda all’Expo 2015, tra passato e futuro, saranno tante le grandi firme dei fornelli di tutto il mondo che parteciperanno alla rassegna: da Gualtiero Marchesi a Heinz Beck, da Fulvio Pierangelini a Carlo Cracco, solo per citarne alcuni. Ma il congresso vedrà alternarsi oltre sessanta tra cuochi, ristoratori, pasticcieri, pizzaioli e panettieri in quattro giorni pieni di appuntamenti.
Non solo Milano che si confronta con l’Italia e il Mondo, ma anche le grandi famiglie della gola, il mondo del pane e quello della pizza, il meglio della pasticceria e il “The Best” di una nazione che è uno straordinario caleidoscopio di immagini golose: la Gran Bretagna. Torna la Slovenia e sono al debutto Brasile e Finlandia. Info: www.identitagolose.it.

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