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VINO E CULTURA

Terroir, vitigni, cambiamenti climatici, archeologia e Borgogna: ecco “Incontri Rotaliani”

Il 12 e 13 maggio l’evento dedicato alla cultura vitivinicola tra seminari e degustazioni
“Incontri Rotaliani”, prima edizione dell’evento dedicato alla cultura del vino

Piana Rotaliana (Trentino) - Côte D’Or (Borgogna): è il gemellaggio d’eccezione che accompagna “Incontri Rotaliani” 2019 (12 e 13 maggio), prima edizione di un evento biennale, sotto la regia di Alessandro Torcoli, direttore della storica rivista “Civiltà del Bere”, dedicato alla cultura vitivinicola del territorio e al suo vitigno principe, dedicata ad appassionati di vino, curiosi e specialisti di settore, tra degustazioni e seminari in cui si parlerà di archeologia e cambiamenti climatici, di terroir, di vitigni ed ovviamente di Borgogna, con dove ha sede l’unica cattedra Unesco al mondo dedicata alla cultura del vino, con una “delegazione d’Oltralpe” di vignaioli e professori dell’Università di Borgogna.
Gli “Incontri Rotaliani” cominciano domenica 12 maggio all’Auditorium della Cassa Rurale di Mezzocorona con un seminario italo-francese dal tema “L’archeologia, la storia e il patrimonio culturale legato alla vitivinicoltura”, con gli interventi di Jean-Pierre Garcia (Université de Bourgogne), Olivier Jacquet ee Jocelyne Pérard (Chaire UNESCO - Université de Bourgogne) e Catherine Girard (Association des Climats du Vignoble de Bourgogne). Il programma prosegue nei vigneti del Convento dell’Immacolata dei Frati Francescani di Mezzolombardo, con il walk-around tasting di Teroldego Rotaliano con le griffe del territorio, da Endrizzi a Mezzacorona, da Cantina Rotaliana a Foradori, ed una seconda sessione di incontri, “Tra cultura, scienza e formazione: esperienze a confronto”, con Attilio Scienza, tra i massimi esperti mondiali di viticoltura e ordinario di Enologia all'Università degli Studi di Milano. Nel frattempo la cantina Foradori, accanto al Convento, ospita un ciclo di tasting guidati di vecchie annate di Teroldego e confronti fra microzone della Piana Rotaliana e della Cote d’Or, con i vini di Guyon, Berthelemot Brigitte, Chevalier Claude et Fils, Roux Pere et Fils e Daniel Rion et Fils raccontati da Jean-Yves Bizot (vigneron e vice presidente della Commission Technique del BIVB).
L’appuntamento lunedì 13 maggio è alla Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige, dove la mattina è dedicata all’incontro fra Borgogna e Rotaliana sotto un profilo più tecnico, nel dibattito guidato da Fulvio Mattivi dell'Università di Trento, con Benjamin Bois (Université de Bourgogne) e Françoise Vannier (ADAMA - Université de Bourgogne), mentre la giornata si conclude con i banchi d’assaggio del Teroldego Rotaliano e altri special tasting guidati: “Capitani coraggiosi, assaggi e storie di 8 giovani che ci credono”, i vincitori del Concorso valorizzazione vini territorio indetto dall’Istituto Agrario della Fondazione E. Mach e “L’altra Borgogna”, con le declinazioni borgognone di Jean Claude Theulot et Nathalie Earl, Domaine De La Croix Montjoie, Mestre Michelot Earl, Moreau Louis e Vignerons des Terres Secrètes.

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