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Vendemmia, una vacanza eco-chic... Di gran moda, non solo per wine-lovers ... La vendemmia si trasforma in occasione di vacanza, un trend sempre più comune tra chi sceglie di fare una villeggiatura settembrina. Un rito antico che torna a diffondersi nel nostro Paese, e non solo tra gli eno-appassionati. Questi ultimi già da tempo non perdono l’occasione di visitare i grandi territori del vino italiano, per respirare da vicino il clima di festa che anima e percorre i filari di tutta Italia.
Secondo il sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly, appuntamento enologico di livello internazionale, il 78% degli eno-appassionati si appresta a visitare le zone di eccellenza vinicola per respirare il clima di festa tipico della vendemmia. Le mete più gettonate sono la Toscana, da Montalcino a Bolgheri al Chianti Classico, seguita dal Piemonte, in particolare le Langhe. Naturalmente, oltre ad assistere o anche partecipare alla raccolta delle uve, il mese di settembre è un’occasione da non perdere per visitare le cantine, degustare i propri vini preferiti, incontrare i produttori e gli enologi, acquistare vino e conoscere la storia e la cultura del territorio. Nello specifico, il 24% degli enonauti dichiara che andrà in Toscana, in particolare a Montalcino, Bolgheri e nel Chianti Classico, mentre il 19% indica il Piemonte, con forte propensione per le Langhe. Non mancano, poi, fra i territori scelti anche la Sicilia con il 9%, l’Umbria - in particolare Montefalco - e il Trentino con l’8%, il Friuli con il 3% e, infine, tra le altre, le zone di Soave. Piace anche la Franciacorta, dove però la vendemmia delle bollicine è già conclusa. Se poi si considerano le intenzioni di viaggio degli eno-turisti emerge che, anche nei territori del vino, la vacanza tende ad essere “mordi e fuggi”: fra quelli che si metteranno in viaggio, il 64% si fermerà nella località prescelta per un week-end, il 21% per un giorno e solo il 10% per una settimana. Non manca però un 5% che ha intenzione di rimanere fuori per un periodo più lungo.
Ma la vacanza settembrina all’insegna delle uve piace anche a chi di vino sa poco o nulla. L’appeal è quello offerto da un confortevole agriturismo all-inclusive, per godere la tranquillità di luoghi lontani dal caos cittadino o dalle spiagge affollate, godere il fresco delle colline e, perché no, lavorando al mattino alla raccolta dell’uva, magari con tanto di “premio”. Alcune strutture, infatti, recapitano direttamente a casa il frutto del lavoro sotto forma di bottiglie di vino, rigorosamente ricavate dall’uva raccolta dal cliente. La vacanza-vendemmia è un’offerta nata nei primi anni ‘90 in Francia nella zona dello champagne, che però, dato l’insuccesso, è scomparsa nel giro di poche stagioni. In Italia invece il mercato delle eno-vacanze incontra un crescente favore, specie tra i turisti che desiderano sfuggire la confusione balneare a favore della serenità delle colline, tra campi, visita alle città d’arte e ai piccoli borghi medievali dell’Appennino, o insenature marine tranquille. E soprattutto, circondati dai piaceri della buona tavola.

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