La Toscana non perde il suo appeal, e si conferma meta privilegiata per il destination wedding, oltre che scelta d’elezione per i turisti stranieri: è soprattutto grazie a queste due leve che l’estate 2023 ha fatto registrare un vero e proprio boom per gli agriturismi della regione, che sono stati sempre pieni. Un bilancio che fa prospettare un autunno dal segno altrettanto positivo. Lo rileva Agriturist Toscana-Confagricoltura Toscana, sottolineando come gli unici problemi rimangano quelli relativi alla mancanza di personale e al calo della domanda italiana.
“La situazione generale degli agriturismi toscani è confortante - spiega Daniela Maccaferri, presidente Agriturist Toscana (Confagricoltura Toscana) - nel periodo estivo abbiamo avuto strutture piene ed è impressionante la domanda di stranieri. E il settore del wedding sta andando molto bene. I problemi riguardano la ricerca del personale: è difficile trovare addetti e questo ovviamente mette in difficoltà molte aziende. C’è poi la questione prezzi: la tendenza è sempre più quella dei soggiorni brevi, soprattutto tra gli italiani, ma se il soggiorno è brevi i ricavi sono inferiori, anche perché le spese restano quelle”.
Continua d’altra parte la flessione delle presenze italiane, notata già da qualche mese: “da una parte è ottimo il fatto che ci siano così tanti stranieri - continua Maccaferri - ma il numero più esiguo di italiani un po’ ci preoccupa. Il mercato interno è importante e inoltre le nostre aziende offrono un turismo diverso, a contatto con la natura, non di massa: insomma, dal punto di vista culturale, anche un modo per riscoprire angoli di Toscana e d’Italia fuori dalle solite rotte turistiche”.
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