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ATTUALITÀ

Tra ambizione ambientale e ascolto degli agricoltori: cosa cambia nel piano di revisione della Pac

Da Bruxelles il primo ok. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “un ulteriore passo verso la revisione e la semplificazione”
AGRICOLTURA, AGRIFISH, BCAA, COMITATO SPECIALE AGRICOLTURA, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, PAC, Non Solo Vino
Dall’Europa è arrivata una svolta per la Pac

Non si fermano gli echi della protesta degli agricoltori a Bruxelles con il Quartiere Europeo diventato ieri teatro di scontri e tensioni. Ma una svolta, salutata da buona parte del mondo dell’agricoltura con positività, è arrivata con il via libera dei rappresentanti dei Paesi Ue riuniti nel Comitato Speciale Agricoltura alla revisione mirata della Politica Agricola Comune (Pac).
I rappresentanti degli Stati membri in seno al Comitato Speciale Agricoltura hanno approvato un riesame mirato di alcuni atti fondamentali della Politica Agricola Comune (Pac) proposto dalla Commissione Europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Il riesame ha affrontato i problemi incontrati, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della Pac e punta a realizzare semplificazioni, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali. Una vittoria per il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato come con “il via libera a Bruxelles del Comitato Speciale Agricoltura, compiamo un ulteriore passo verso la revisione e la semplificazione della Pac. La votazione è un risultato fondamentale frutto anche del documento strategico presentato dall’Italia all’Agrifish lo scorso febbraio e dell’azione del Governo, che ha portato con successo il tema dell’agricoltura sul tavolo dello scorso Consiglio europeo. Ringrazio il Presidente Giorgia Meloni, il collega Raffaele Fitto e la nostra diplomazia per il lavoro di squadra portato avanti in questi mesi. Andiamo avanti con la revisione della Politica Agricola Comune, fortemente voluta dal nostro Governo, e che permetterà all’Europa di avere un'agricoltura più giusta e più rispettosa del ruolo dell'agricoltore. Riduciamo gli oneri amministrativi e burocratici, consentiamo maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali e tuteliamo il diritto di ogni cittadino di avere cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da Nazioni che non rispettano i nostri stessi diritti”.
David Clarinval, vice Primo Ministro belga e Ministro dei Lavoratori Autonomi, delle Pmi e dell’Agricoltura, che ha guidato i lavori vista la presidenza di turno del Consiglio Ue che ora è al Belgio, ha affermato che “abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo agito rapidamente per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide. La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra la garanzia di una maggiore flessibilità per gli agricoltori e gli Stati membri e l’alleggerimento degli oneri amministrativi, mantenendo al contempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune”.

Focus - Cosa prevede il riesame della Politica Agricola Comune (Pac)
I rappresentanti degli Stati membri in seno al Comitato Speciale Agricoltura hanno approvato un riesame mirato di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (Pac) proposto dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Il riesame ha affrontato i problemi incontrati, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della Pac e punta a realizzare semplificazioni, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali. Il riesame riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della Pac e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto “regolamento orizzontale”). Il testo raggiunge un attento equilibrio tra la necessità di mantenere l’elevato livello di ambizione in materia di ambiente e clima nell’attuale Pac e la garanzia che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione.
Il Comitato Speciale Agricoltura ha approvato le modifiche alle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa) proposte dalla Commissione europea. Le Bcaa sono un insieme di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno nell’ambito della Pac. Tali norme sono anche denominate condizionalità, dato il legame tra il rispetto di tali requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori. Una delle principali modifiche consiste nell’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli; una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe. Inoltre, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcune norme Bcaa, come ad esempio: per la Bcaa 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in base alle specificità nazionali e regionali; per la Bcaa 7 sulla rotazione delle colture: la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa; questo è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle aree soggette a siccità o precipitazioni elevate. Per la Bcaa 8: gli agricoltori saranno obbligati solo a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e saranno d’ora in poi incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni incolti o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici. La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole con meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla Pac. Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della Pac, ma rappresenta solo il 10% dei terreni agricoli, ridurrà significativamente gli oneri amministrativi relativi ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.
In linea con le precedenti richieste degli Stati membri, il riesame garantirà che i paesi dell’Ue possano ora modificare i loro piani strategici della Pac due volte all’anno su base permanente, anziché una volta come avviene attualmente, ciò fornirà agli Stati membri una maggiore flessibilità per far fronte alle mutevoli condizioni; inoltre, sarà ancora possibile avere tre ulteriori richieste di modifica durante l’intero periodo di programmazione. Il Presidente della Commissione Speciale Agricoltura invierà ora la lettera di offerta al Parlamento Europeo. La Commissione per l’agricoltura del Parlamento Europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento, in prima lettura, dovrebbe essere adottata nella sessione plenaria del 22/25 aprile 2024. Il regolamento deve, quindi, essere formalmente adottato dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento Europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera.

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