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SLOW FOOD

Tra installazioni e sculture interattive il patrimonio gastronomico in mostra a Stoccolma

“What you didn’t know existed. Endangered food from around the world”: la biodiversità al centro del progetto “Food is Culture”
ARCA DEL GUSTO, FOOD IS CULTURE, SLOW FOOD, Non Solo Vino
Arca del Gusto di Slow Food

Installazioni multimediali e sculture interattive, che aprono le porte ai 5.000 prodotti dell’Arca del Gusto provenienti da tutto il mondo: ecco “What you didn’t know existed. Endangered food from around the world”, la mostra di Slow Food che allo Spritmuseum di Stoccolma punta i riflettori sull’importanza del patrimonio gastronomico, della sua diversità e sul rischio di perderla, presentando i cibi da una prospettiva diversa, fornendo al pubblico la possibilità di scoprirli, visitare i luoghi da cui provengono e ascoltare le storie dei produttori, nella cornice del progetto “Food is Culture”, che mira a sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza del patrimonio alimentare per esprimere la loro appartenenza all’Europa e per comprendere meglio la ricchezza e l’unicità della diversità culturale europea. Dopo Stoccolma, dove è visitabile fino all’8 aprile, la mostra, progettata in collaborazione con la designer svedese Josefin Vargö, sarà ospitata anche a Belgrado (Serbia, ottobre 2019), Bruxelles (Belgio, primavera 2020) e Pollenzo (Italia, estate 2020).
Accanto alle opere d’arte, chiunque può diventare protagonista delle “Food Tales”, basate sul concetto della “Human Library”: in questa occasione sono alcuni migranti, che possono descrivere le tradizioni alimentari dei loro paesi di origine, raccontando come si sono fuse con quelle delle loro nuove case. Seduti l’uno di fronte all’altro, il visitatore e il migrante hanno un’occasione unica per parlare, discutere, confrontarsi senza confini o barriere, favorendocuna maggiore comprensione della diversità e della coesione sociale, affrontando i temi della migrazione, della convivenza, dell’identità e del multiculturalismo.
L’inaugurazione della mostra d’arte, inoltre, dà il via anche al primo concorso legato al progetto “Food for Culture”: i cuochi svedesi e italiani contribuiranno alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale gastronomico attraverso l’elaborazione di ricette ispirate all’“Anno europeo del patrimonio culturale” e all’opera di Slow Food a tutela della biodiversità. Gli chef dovranno utilizzare i cibi tradizionali, dando priorità all’Arca del Gusto, ai Presìdi Slow Food e ai prodotti migranti, per raccontare e valorizzare le storie dei produttori locali, e le tre ricette vincitrici entreranno a far parte dell’installazione multimediale.

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