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RETI VIRTUOSE

Tra lentezza, cultura e cibo, il summit dei luoghi del buon vivere: le Città Slow riunite a Parma 

Il 24 giugno l’Assemblea internazionale, con 200 sindaci e delegati da 33 Paesi di tutto il mondo, per confrontarsi sulle sfide del futuro 
CITTÀ SLOW, PARMA, TURISMO, Non Solo Vino
Le Città Slow del mondo si riuniranno in Italia, a Parma

Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale; ma anche buon cibo e prodotti locali: ecco i valori su cui da sempre si fondano le Cittaslow (movimento nato nel 1999 che ha come primo obiettivo quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano), che il 24 giugno si riuniranno a Parma per l’assemblea internazionale. In arrivo 200 sindaci e delegati di tutto il mondo, che si confronteranno sulle sfide che attendono le comunità che vogliono riconciliarsi con il pianeta, progredire e crescere in equilibrio rispettando i propri limiti, tenendo conto delle radici, le tradizioni e la storia. E il 23 giugno, a Polesine Zibello, di scena anche il primo “Summit Internazionale delle Cittaslow d’acqua dolce”, dedicato a quei territori che vivono tra fiumi, laghi, zone naturalistiche umide e aree protette.
“Partire dalla terra di Parma e dai suoi prodotti straordinari è senz’altro un modo “slow” di leggere il presente e il futuro che, oggi più che mai dopo la pandemia, va bene per il mondo intero - spiega Pier Giorgio Oliveti, segretario generale Cittaslow International - e la presenza a Parma dell’assemblea annuale di Cittaslow International segna un territorio ma anche una prospettiva possibile che è presente qui ed ora per Parma e il suo sistema economico e sociale. Occorre decidere, o si è fast o si sceglie lo slow. Parleremo per due giorni di progetti di sostenibilità, non solo a parole ma nei fatti: i delegati dall’Olanda e dal Belgio, dalla Polonia e dalla Francia, dalla Germania e dalla Croazia, dalla Turchia e dalla Corea del Sud, dagli Stati Uniti e dalla Cina, come da molti altri paesi, si incontreranno con le Cittaslow italiane, capostipiti di un movimento globale che oggi interferisce positivamente nel modello di sviluppo e nella concezione delle città vecchie e nuove. Non è poca cosa. Merita un’attenzione particolare anche da parte dei cittadini della città di Parma che ci ospita: oggi slow è sinonimo di “modernità riflessiva”, ovvero per i sindaci e le comunità Cittaslow è possibile contemperare il buon vivere con il senso del limite, la giustizia sociale con l’impresa, e promuovere la crescita qualitativa e di relazione più che quella quantitativa. In questo senso sindaci e cittadini delle Cittaslow sono con le loro opere un esempio e un faro per tutti gli altri”.
Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta. L’obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.
Tra i temi che verranno affrontati a Parma ci sono il 550° anniversario della nascita di Nicolò Copernico, il premio Chiocciola Orange Awards 2023 per i migliori progetti nelle Cittaslow mondiali, l’Agroforestazione e la Forest School (progetti di politica forestale per combattere i cambiamenti climatici ed educare all’ambiente). Ed ancora i progetti che, da anni, l’associazione porta avanti, ad esempio Metropolis, Education, Tourism e CittaslowBee, in difesa degli insetti impollinatori. Parma è stata scelta perchè è l’epicentro della Food Valley italiana e rappresenta  una delle destinazioni con il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità in Italia: dal Prosciutto di Parma Dop al Parmigiano Reggiano Dop, fino al Culatello di Zibello Dop (il cui Consorzio è sponsor dell’Assemblea Cittaslow).

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