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È facile trovare il partner ideale se sai cosa mangia e cosa beve. Per esempio c’è il tipo “bistecca al sangue”: passionale, carnale, godereccio. Poi il tipo “Gewürztraminer”: sicuramente una persona che segue le mode e che non ama i vini molto “machi”. Oppure il raffinato, affascinante e bon vivant (ma difficile da catturare) tipo “crème brûlée”, morbido sotto la scorza di duro, o ancora il tipo “agrodolce”, che ti trasporta su vere e proprie montagne russe emotive. Dall’autrice di “1001 vini da bere almeno una volta nella vita” e di “Sex and the Wine”, Francesca Negri, e da Anna Mazzotti, giornalista di food&wine per Vanity Fair, sorelle di scorribande enogastronomiche e di tacchi a spillo, arriva Uomini à la carte” (Leonardo J. Edizioni, 140 pag, 19,90 euro), un manuale semiserio “enogastro-sentimentale” per scegliere in modo infallibile l’uomo giusto in base alle sue preferenze a tavola e nel bicchiere, con la prefazione dell’astrologo Antonio Capitani.
Un vero e proprio menu, una cartina tornasole per stabilire fin dal primo appuntamento se quello che avete di fronte potrebbe essere il partner giusto oppure no. E poi, una serie di consigli su come conquistarlo giorno per giorno, dopo che l’avete trovato, con manicaretti e vini da vere Sherazade della tavola. Un libro dedicato a chi ha appena iniziato a muovere i primi passi nell’intricato mondo dei sentimenti, ma soprattutto a chi, in quel mondo, di strada ne ha fatta già parecchia senza trovare ancora la via giusta e non per questo si è persa d’animo e ha gettato la spugna. L’amore potrebbe essere dietro l’angolo, bisogna capire se è quello giusto. Questa guida semiseria - che descrive profili uomo-cibo o uomo-vino (come uomo “Canederlo”, “Carbonara” o “Tiramisù”, e Uomo “Champagne”, “Pinot Nero” o “Barolo”) - non è solo un aiuto per comprendere meglio chi si ha di fronte, ma anche per capire sé stessi e le proprie abitudini alimentari.
La prima parte del libro spiega come il cibo sia importante non solo per la salute fisica, ma anche per la sua influenza sull’umore e sul comportamento, per le diverse tipologie di diete e le loro correlazioni con la personalità. Sempre più studi suggeriscono che le scelte alimentari non sono solo una questione di salute, ma anche di psicologia e comportamento. Chi preferisce una bistecca succulenta potrebbe essere visto come una persona intrepida e sicura di sé, mentre chi sceglie un’insalata leggera potrebbe essere considerato attento alla salute e orientato al benessere. Le diverse diete, dall’alimentazione vegana a quella onnivora, possono riflettere e condizionare le caratteristiche psicologiche degli individui e rivelare predisposizioni a determinati comportamenti, relazioni sociali e persino scelte di vita. I cibi che scegliamo raccontano molto di una persona, dalle inclinazioni emotive ai valori fondamentali. E non manca nemmeno qualche consiglio per una dieta che aiuti a pensare positivo che possa diventare un vero e proprio stile di vita, perché la connessione tra ciò che mangiamo e il nostro stato d’animo è più profonda di quanto si possa pensare.
Nella seconda parte, varie “schede” descrivono diverse personalità di uomo, identificandole con un cibo o con un vino, frutto dell’osservazione di anni di pranzi e di cene, di mini-inchieste, di esperienze vissute e di testimonianze, alcune tragicomiche.
Ben 50 i profili individuati dalle autrici, legati ai piatti di maggior successo, più altri ricavati per similitudini e altri ancora legati a tipologie di vino, formano un menù per individuare il proprio partner ideale. Qualche esempio? C’è l’Uomo Pizza, da decifrare partendo dal tipo che ordina, dalla Margherita alla Capricciosa, alla Salsiccia e peperoni, ai casi definiti tragici, di würstel e patatine o con l’ananas. Oppure l’Uomo Bbq, verace, coriaceo, che considera il barbecue un rito irrinunciabile, l’Uomo Fusion, un cosmopolita dalla mente aperta, curioso e sperimentatore, o l’Agrodolce, un piacevole mélange di dolcezza e d’ironia, che dietro la sua affabilità può nascondere severità di giudizio e una sottile ambiguità. E poi l’Uomo Canederlo, concreto ma morbido, l’Uomo Carbonara, passionale, divertente e un po’ marpione, l’Uomo Risotto, semplice in apparenza ma con un mondo nascosto da scandagliare. Tra i dolci, si indaga tra l’Uomo Cannolo Siciliano, tutto d’un pezzo, apparentemente duro ma che sotto sotto è un tenerone, l’Uomo Gelato alla crema, rinascimentale per le sue mille passioni ma che messo alle strette rischia di squagliarsi, il tipo Sacher, sicuro di sé, sempre alla ricerca del meglio, e l’affascinante Uomo Tiramisù, avvolgente e coinvolgente, che però ama essere assaggiato e apprezzato da più palati. E naturalmente non poteva mancare l’Uomo Wine Lover, quello che sovverte le regole canoniche della tavola perché prima sceglie il vino, poi il cibo da abbinare: lui cambia in base al vino che predilige maggiormente, e nel libro vengono descritte le tipologie più mainstream.
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