Favorire il reinserimento nella società delle detenute attraverso l’acquisizione di competenze professionali concretamente spendibili sul mercato del lavoro e capaci anche di migliorare la vita quotidiana dentro il carcere: nasce così la “scuola di gelato” in 8 penitenziari italiani, grazie a Fabbri 1905 e a Soroptimist International d’Italia, un’organizzazione mondiale di donne che promuove l’avanzamento della condizione femminile, le pari opportunità e i diritti umani. Dopo il grande successo dell’edizione 2024, riparte il progetto nazionale “Si sostiene in carcere” (per il quale è stato firmato un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia), con la prima tappa a Brescia, in un tour che coinvolgerà circa 80 detenute tra Vercelli, Modena, Verona, Pisa, Torino e Firenze.
“Il gelato - commenta la famiglia Fabbri - è da sempre associato a momenti di spensieratezza e felicità. Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa, che porta in sé molti dei valori in cui crediamo da sempre: il ruolo delle donne, la centralità della formazione, il sostegno al mondo della gelateria artigianale. Ringraziamo Soroptimist per averci scelto come partner di un’iniziativa così meritoria, che quest’anno viene ulteriormente rafforzata”.
L’azienda dolciaria di Bologna fornisce gli ingredienti per fare il gelato e i materiali necessari (ricettario, grembiuli, marise, cappellini, ecc) per il percorso didattico, ma soprattutto mette a disposizione il proprio know how: grazie alla disponibilità di Rosa Pinasco, docente della Scuola Fabbri Master Class, da oltre 20 anni punto di riferimento internazionale per l’alta formazione in gelateria e pasticceria, è stato strutturato un ciclo di lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche per consentire alle allieve, al termine del corso, di preparare basi bianche, basi frutta, vaniglia, variegati, nocciola, sorbetti, ma anche presentare e porzionare gelati, coni e coppette. Tutte le partecipanti ricevono inoltre un diploma ufficiale, riconosciuto e spendibile sul mercato del lavoro.
“C’è veramente grande entusiasmo intorno a questo progetto. L’edizione 2025 è infatti partita proprio sulla forte spinta delle sezioni locali e delle direzioni degli stessi istituti di pena coinvolti lo scorso anno, che hanno chiesto di poter partecipare di nuovo. Perché, come abbiamo potuto constatare, il corso lascia un’eredità importante alle allieve, che va al di là delle fondamentali competenze tecniche-professionali acquisite e dell’opportunità lavorativa futura, obiettivo prioritario del progetto: rapporti personali, metodo di lavoro e studio, fiducia nelle proprie capacità. L’auspicio è continuare ad ampliare il progetto, coinvolgendo sempre più istituti nelle diverse regioni d’Italia e promuovendo nel territorio partnership per borse lavoro e impieghi nell’ambito della gelateria artigianale”, conclude Paola Pizzaferri, referente nazionale di Soroptimist.
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