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STAMPA INTERNAZIONALE

“Uve antiche, vini moderni e tesori culturali”: la copertina Wine Spectator dedicata all’Italia

Nel numero di Aprile 2019 protagonisti Barbera, Pinot Bianco, Vernaccia di San Gimignano, Vermentino, Aglianico e Nero d’Avola
VINITALY, VINO ITALIANO, WINE SPECTATOR, Italia
Vernaccia di San Gimignano, vitigno tra i protagonisti della copertina di Wine Spectator

Come accade ormai da anni, in concomitanza con Vinitaly, la “cover story” di Wine Spectator, il più diffuso magazine del vino del mondo, è dedicata all’Italia. E se nel 2018, la copertina fu per Priscilla e Niccolò Incisa della Rocchetta, alla guida delle celebratissima Tenuta San Guido, culla del Sassicaia (ed ai territori di Bolgheri, del Barolo e delle Marche) e negli anni precedenti la famiglia Antinori, la griffe dell’Amarone della Valpolicella Allegrini, il fondatore di Eataly e produttore di vino Oscar Farinetti e la rockstar e vignaiolo Sting, l’edizione 2019 vedrà per protagonisti Barbera, Pinot Bianco, Vernaccia di San Gimignano, Vermentino, Aglianico e Nero d’Avola. O meglio, “uve antiche, vini moderni e tesori culturali” (Ancient Grapes, Modern Wines, Cultural Treasures il titolo di apertura), per un numero dedicato alla scoperta di un’Italia meno conosciuta attraverso 6 vitigni dalla storia secolare, espressione caratteristica di diversi territori, che racconta anche la voglia dei wine lover del mondo di sperimentare nel calice. Non mancherà, tuttavia, un approfondimento sul Barolo e un focus su Verona, dove da anni Wine Spectator, in partnership con Vinitaly, organizza Opera Wine, l’unica degustazione firmata dalla rivista fuori dagli Usa, dedicata ai vini del Belpaese.

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