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Valorizzare l’agricoltura attraverso l’arte, la multifunzionalità e l’apertura alla fruizione del paesaggio: è il filo rosso del progetto Ca’ Corniani di Genagricola, la più grande azienda agricola italiana, holding agroalimentare di Generali Italia

Valorizzare l’agricoltura attraverso l’arte, la multifunzionalità e l’apertura alla fruizione del paesaggio: è il filo rosso del progetto Ca’ Corniani di Genagricola, la più grande azienda agricola italiana, holding agroalimentare del Gruppo Generali Italia (23 aziende in Italia e 2 all’estero, per un totale di 13.000 ettari coltivati, di cui 900 a vigneto, con 7 cantine, Borgo Magredo, Bricco dei Guazzi, Costa Arente, Gregorina, Poggiobello, Solonio, Tenuta Sant’Anna, Torre Rosazza, Vineyards V8+, tra Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio, e 1 in Romania, Dorvena, www.genagricola.it).
Genagricola, con il progetto Ca’ Corniani Terre d’Avanguardia, presentato nella “Milano Arch Week 2017” alla Triennale, e il Concorso per l’ideazione e la realizzazione delle “Tre Soglie”, ovvero i tre punti di accesso alla storica tenuta nata 166 anni fa e che ora vanta 1.770 ettari di terreni coltivati, intende valorizzare l’azienda attraverso un percorso nuovo che integri il proprio modello di business con attività a vocazione culturale. “La capacità di guardare avanti - ha sottolineato nel suo intervento Giancarlo Fancel, Presidente di Genagricola - è storicamente il fil-rouge che a Ca’ Corniani tiene insieme impresa, territorio e popolazione. Anche oggi stiamo guardando al futuro per dare nuova vita e nuova visibilità all’agricoltura attraverso un nuovo approccio multifunzionale. Valorizzare il settore primario, l’agricoltura, vuol dire anche condividere un sapere andato perduto. Il settore primario ha plasmato il nostro mondo e l’agricoltura è legata a doppio filo alla tutela del territorio. Fare agricoltura significa presidiarlo, curarlo. Come maggiore realtà agricola del paese sentiamo la responsabilità di creare consapevolezza del valore dell’agricoltura oggi. Per questo vogliamo aprirci all’esterno con un’offerta qualificata e densa di significato”.
Genagricola oggi intende investire sul territorio in senso più ampio e unire alla produzione (Viticoltura, Colture Erbacee, Allevamento, Energie Rinnovabili) la creazione di una nuova Comunità. “Siamo stati all’avanguardia fino ad oggi intuendo le potenzialità che la natura ci offre per la produzione di energie rinnovabili e realizzando proprio a Ca’ Corniani il nostro primo impianto di produzione di energia elettrica da biogas che oggi è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 3.000 famiglie - ha affermato Alessandro Marchionne, amministratore delegato e Direttore Generale di Genagricola - siamo stati all’avanguardia quando abbiamo costruito, in quel territorio anticamente coperto di paludi, una cantina che, pur essendo a livello del suolo, grazie a un eccellente sistema di ventilazione naturale mantiene tutto l’anno una temperatura costante, intorno ai 18 gradi e ora vogliamo guardare al futuro attraverso la condivisione di una nuova cultura del territorio che passa attraverso la responsabilizzazione della Comunità circostante e l’offerta di servizi integrati”.
La ricetta di Marchionne e del gruppo che guida da tre anni, prevede quattro “S”: Sicurezza, Sostenibilità, Sociale e Soglia, quest’ultima intesa come apertura verso l’esterno, in senso fisico e simbolico, e che ha dato il via al concorso artistico Internazionale. Per quanto riguarda la prima S Genagricola vuole diventare un esempio per un settore con un altissimo tasso di infortuni sul lavoro, ma sicurezza riguarda anche il controllo di filiera della produzione e il rispetto dei più rigorosi standard qualitativi. E in sicurezza gireranno per l’azienda tutti i visitatori che verranno accolti sul territorio senza interrompere la produzione grazie anche a un percorso ciclabile protetto da una “cortina verde” appositamente creata. “Restituiremo alla Società questo patrimonio, ne permetteremo la fruizione consapevole – ha aggiunto Marchionne, sottolineando la S di Sociale, - e spiegheremo ai visitatori la storia e il paesaggio del nostro prezioso territorio. Creeremo consapevolezza rispetto alle pratiche agricole. Prendere atto delle dinamiche di un territorio aiuterà a porre attenzione alla sostenibilità”. Praticamente Ca’ Corniani sarà un laboratorio a cielo aperto che attirerà turisti e curiosi ma anche esperti e studiosi che potranno apprezzare un tipo di agricoltura ampiamente tecnologica. E l’arte sarà il propulsore di questo cambiamento. Per questo Genagricola ha creato un concorso, grazie a Elena Tettamanti e Antonella Soldaini, curatori artistici, e ha invitato cinque artisti europei Monica Bonvicini, Alberto Garutti, Carlsten Hoeller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori, che dovranno ideare tre punti di accesso a Cà Corniani con l’obiettivo di marcare l’ingresso alla tenuta e raccontare la ricchezza dell’area.
La cerimonia di premiazione è prevista per il 12 ottobre 2017, in Triennale e il progetto vincitore verrà inaugurato a fine maggio 2018, nella Mostra Internazionale di Architettura n. 16 della Biennale di Venezia. L’idea di utilizzare l’arte contemporanea per instaurare un nuovo rapporto tra la cultura della produzione agricola, la natura dei luoghi e la comunità è nata direttamente dal masterplan paesaggistico la cui progettazione è stata avviata nel 2014 a cura dello studio internazionale di architettura del paesaggio Land e di Andreas Kipar autore con Giovanni Sala dell’intera strategia di valorizzazione e curatore paesaggistico del concorso artistico. All’interno di Ca’ Corniani una passeggiata guiderà il visitatore alla scoperta degli scorci più suggestivi del centro aziendale: il campo delle Rimembranze, i porticati, la cantina, il molo, l’ingresso al Campo delle Procuranze, il magazzino dell’orologio, la villa padronale. I primi interventi sono da intendersi come start-up di un processo che successivamente coinvolgerà altre parti della tenuta e altri attori locali e territoriali pubblici e privati come enti locali o università, diventando luogo di sperimentazione e didattica. Verranno coinvolte anche le scuole e creati percorsi per bambini.

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