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VENDEMMIA 2002 ? "QUALITA’ MOLTO ETEROGENEA". LA ZONIN SCOMMETTE SUL SUD: "LA GRANDE PROTAGONISTA DI QUESTA ANNATA SARA’ LA SICILIA". DALLE 11 TENUTE, L'ENOLOGO FRANCO GIACOSA DELINEA LO STATO DELL'ARTE

Gianni Zonin Vineyards
L'enologo Franco Giacosa

"A causa di un clima davvero bizzarro, di sicuro quella del 2002 non sarà una vendemmia da ricordare: è troppo eterogenea, con convivenze, anche in un piccolo territorio, di livelli diversissimi di qualità, dal mediocre all’ottimo, dal medio all’eccellente. Però questa vendemmia ci può ancora regalare tante buone bottiglie, addirittura con punte di straordinaria eccellenza qualitativa: per noi, ad esempio, la grande protagonista sarà la Sicilia, dove, grazie ad un ottimo andamento climatico, le uve sono “a cinque stelle”. Diversa, invece, la situazione in Piemonte, dove le preoccupazioni restano alte. In Toscana, esito ancora incerto: tutto dipende dal sole e dal caldo dei prossimi giorni. Diversificata la situazione nelle altre regioni: in Veneto, la Garganega delle colline di Gambellara è in ottime condizioni; in Friuli, nel terroir di Aquileia, la qualità delle uve è molto elevata (in particolare, Traminer, Sauvignon e Refosco). C’è comunque da registrare, complessivamente, una diminuzione della quantità di uva raccolta": così Franco Giacosa, l’enologo piemontese da cinque anni al vertice della task force tecnica di Gianni Zonin, il più grande vignaiolo d’Italia, con le sue 11 tenute nelle sette regioni a maggiore vocazione vitivinicola, giudica l’imminente vendemmia dal suo osservatorio “privilegiato”.
Sicilia - «E’ la star indiscussa della vendemmia 2002 - spiega Giacosa - Qui si è appena conclusa la raccolta dello Chardonnay e del Merlot. La qualità è ottima: perfetto l’equilibrio tra acidità e zuccheri. In particolare, lo Chardonnay - spiega Giacosa - ha registrato un livello ideale di acidità; i rossi (soprattutto il Nero d’Avola) si stanno caratterizzando per il contenuto elevato di polifenoli, premessa per grandi risultati in cantina. Quest’anno, la sanità delle nostre uve in Sicilia era davvero eccellente, e non è stata registrata nessuna patologia».
Toscana - «Quest’anno in Toscana - commenta Giacosa - stiamo rilevando un certo ritardo nella maturazione (10 giorni) sulla passata vendemmia. La produzione è in leggero aumento sul 2001 che, però, fu un’annata particolarmente scarsa dal punto di vista quantitativo. L’andamento climatico, ancora incerto, non consente di fare previsioni sicure: se in settembre il clima sarà favorevole, regalandoci un periodo di sole e di caldo, siamo convinti che potremo raggiungere un soddisfacente livello qualitativo».
Piemonte - «Il Piemonte - afferma Giacosa - è l’unica regione in cui abbiamo registrato una leggera grandinata nei nostri vigneti, che però non ha influenzato particolarmente la produzione. L’abbondante pioggia ha inciso sulle epoche di maturazione: per la Barbera partiremo dalla terza settimana di settembre. La qualità dovrebbe comunque essere buona, anche se permane una grande preoccupazione sul raccolto a causa delle condizioni atmosferiche di questi giorni».
Lombardia - «La produzione in Oltrepò Pavese - spiega Giacosa - è nella norma: la qualità sarà buona, sia per le basi spumante sia per le Bonarde. Anche qui siamo riusciti ad arrivare a ridosso della vendemmia con uve perfettamente sane».
Veneto - «In Veneto, nelle nostre vigne di collina, c’è da registrare - continua Giacosa - una leggera flessione della quantità, ma già da adesso siamo convinti che si tratterà di una vendemmia di qualità. La Garganega, a Gambellara, è già ad un buon livello di maturazione (dovremmo partire dalla seconda settimana di settembre), e tutti i parametri ci danno garanzie per un’ottima annata».
Friuli Venezia Giulia - «In Friuli - evidenzia Giacosa - avremo una produzione leggermente più elevata. Siamo già partiti con la vendemmia del Pinot Grigio (con qualità soddisfacente). Il livello di sanità dei grappoli e il loro grado di maturazione fanno ben sperare nella qualità, soprattutto del Sauvignon e del Traminer. Come del resto, un buon risultato si dovrebbe raggiungere con le uve rosse, in particolare il Refosco».

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