Annunciato a “Vinitaly” 2023 dalla Premier Giorgia Meloni (nella premiazione degli studenti vincitori del “Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia” del Crea), il Liceo del made in Italy sta per diventare realtà. Come si legge nel sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, le iscrizioni, per l’anno scolastico 2024-2025, si apriranno a partire dal 23 gennaio.
“L’istituzione di questo Liceo - ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara - è una parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane: fornirà agli studenti la possibilità di approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali dello sviluppo industriale e del tessuto produttivo del nostro Paese, ma anche di proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto nei campi economico, giuridico e tecnologico: questo mix virtuoso si inserisce nella grande riforma della Scuola Secondaria Superiore, che si propone di avvicinare l’istruzione al mondo dell’imprenditoria nazionale e quindi del lavoro, riducendo la distanza fra le competenze richieste dai settori produttivi e quelle fornite dalla scuola”.
Economico, giuridico e tecnologico, sono i “pilastri” formativi citati e, al momento, dall’elenco sembra essere esclusa una specifica citazione per quanto riguarda gli aspetti legati all’agricoltura e all’enogastronomia, come in tanti si erano immaginati, considerato che questi settori rientrano, a pieno titolo, tra le eccellenze italiane.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato come “la missione del Liceo sarà fornire una preparazione completa, abbracciando sia le discipline umanistiche che le materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr) con l’obiettivo di sostenere e promuovere le eccellenze italiane, la creatività e l’imprenditorialità che hanno da sempre posizionato il nostro Paese al vertice della scena globale”.
Nel piano di studi pubblicato per il biennio si trovano le materie del Liceo del made in Italy: 132 ore di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera 1, 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2, 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte, 33 di religione cattolica o attività alternative, per 891 ore per anno e quindi 1.782 complessive.
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