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VERSO L’ALLEANZA CIBUS PARMA - TUTTOFOOD MILANO IN VISTA DELL’EXPO 2015. L’EVENTO MONDIALE CHE AVRÀ AL CENTRO L’AGRO-ALIMENTARE AVRA’ UN RUOLO IMPORTANTE DI VERONA SUL VINO

Il fatturato dell’industria alimentare italiana ha raggiunto i 120 miliardi di euro, con oltre 400.000 addetti distribuiti in 6.500 aziende, con buona prevalenza di piccola e media dimensione. L’industria italiana del food - che insieme ad agricoltura, indotto è distribuzione rappresenta la prima filiera economica del Paese, nonché un’eccellenza assoluta a livello internazionale - acquista e trasforma il 70% delle materie prime nazionali, e grazie al valore aggiunto che produce in fatto di immagine e qualità (il 76% dell’export alimentare è costituito da prodotti industriali di marca), è tra i più significativi ambasciatori del made in Italy nel mondo, producendo un fatturato all’esportazione di ben 20 miliardi di euro. Lo hanno spiegato, oggi, a Milano, da Peck Gastronomia, per il convegno “Glocal food e sicurezza alimentare” e per la presentazione di Tuttofood (dal 10 al 13 giugno, a Milano).
“Nell’esperienza di Fiera Milano - ha sottolineato Sandro Bicocchi, ad di Fiera Milano - non c’è mai stata una manifestazione di eccellenza che rappresentasse il settore agroalimentare, che per importanza strategica e volume d’affari non è secondo al design, alla moda o alla meccanica. Tuttofood sarà Marketplace ideale in Italia per il mondo agroalimentare. Aspettando l’expo 2015 che consacrerà Tuttofood come vento mondiale”. Gli fa eco Claudio Artusi, ad di Fiera Milano che ha sottolineato come “la fiera è momento relazionale e tanto più è importante quanto più riesce a generare valore aggiunto per l’impresa. Molte delle nostre azioni si sono rivolte alla crescita di internazionalità degli eventi - spiega ancora Artusi - e lo strumento principe deve essere quello delle alleanza con partner qualificati, che ci permette di contare su competenze specifiche di alto livello e su un presidio già in essere dei mercati esteri, che richiederebbero molti anni se dovessimo costruirceli noi da zero”. Parole chiare che sembrano voler dire che tra Cibus Parma e Tuttofood Milano si sta prospettando un’alleanza, soprattutto con l’avvicinarsi dell’Expo 2015, che vede nel food il suo tema centrale.
E, a conferma di sinergie e alleanze, l’ad di Fiera Milano Claudio Artusi ha anche spiegato bene che “nel vino (MiWine, ndr) abbiamo fatto un passo indietro. L’Italia deve fare sinergia e alleanze”. Del resto VeronaFiere sul vino non ha rivali, tanto è che Milano sembra chiamarla in aiuto per completare il settore wine per l’Expo 2015.
Il direttore generale Veronafiere Giovanni Mantovani ha dichiarato la sua disponibilità: “siamo il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e promuoviamo ogni anno un ventina di eventi sulle principali piazze internazionali, accompagnando le Pmi all’estero. VeronaFiere ha la leadership storica nelle rassegne del settore agroalimentare, in particolare nella promozione dei prodotti della qualità e della tipicità italiana, dei mezzi di produzione e delle tecnologie di lavorazione, conservazione e commercializzazione del food”. “Vinitaly - ha detto Mantovani - detiene la posizione di primo player mondiale del vino e con il Vinitaly World Tour, da più di 10 anni, porta le aziende italiane sui mercati più dinamici e promettenti. Il nostro obiettivo comune, in previsione dell’Expo 2015, deve essere quello di far conoscere e apprezzare sempre di più nel settore del food, e tra queste Tuttofood, non può che trovarci in sintonia, spingendosi nello stesso tempo a studiare insieme al Governo, alle istituzioni regionali e locali, e in primis insieme alle aziende, tutte le sinergie possibili per fra crescere nel mondo l’immagine e il business del nostro prezioso ed invidiato patrimonio agroalimentare”.
Il Ministro delle Politiche Agricola Luca Zaia ha commentato le qualità dell’agroalimentare italiano spiegando: “Io sono a difendere l’agricoltura italiana, non quella degli altri. Che parte anche dalla difesa dei prodotti italiani, con tolleranza zero, che vuol dire fare pulizia in casa propria, per poi dimostrare la qualità del paniere italiano nel mondo”. Zaia ha quindi spiegato che sta preparando il “frigorifero degli orrori”, prodotti frutto dei sequestri fatti dai controlli del sistema di qualità e di sicurezza dell’Italia. Il Ministro ha quindi detto che in futuro “si dovrà evitare la polverizzazione della promozione del wine & food italiano”.

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