“VIAGGIO IN SICILIA”, IL PROGETTO CULTURALE PROMOSSO DA PLANETA, CHE CONIUGA ARTE E TERRITORIO, SI CHIUDE CON UNA MOSTRA A PALERMO IL 26 MAGGIO

Un progetto che promuove l’interazione tra artista e territorio, utilizzando l’idea “dell’itineranza”: con l’inaugurazione il 26 maggio della mostra collettiva nella “Galleria Nuvole” di Palermo si chiude il percorso del gruppo di otto artisti che ha dato vita alla prima edizione di “Viaggio in Sicilia”, prodotto dalla cantina Planeta.
Un percorso che ha attraversato le quattro cantine Planeta a Menfi, Sambuca, Noto e Vittoria, dove il paesaggio è trasformato dall’uomo per il vino, e luoghi di Sicilia che ne raccontano la storia millenaria. Gli 8 artisti partecipanti a questa prima edizione, scelti per matrici ed estrazioni poetiche tra di loro diverse, sono stati “condotti” attraverso la Sicilia meridionale, lungo la “statale 115”, dalla zona sud-orientale della Val di Noto, attraverso Vittoria ed il Ragusano e giungendo a Menfi ed a Sambuca di Sicilia, sul Lago Arancio. In questo “itinerare” tra natura, architettura e arte hanno assorbito emozioni ed impressioni visuali, conoscenze e spunti, luci, forme e colori che hanno generato, così, un primo nucleo di 40 opere di pittura, disegno ed incisione che saranno in mostra a Palermo. La mostra presenterà, oltre alle opere degli otto artisti, anche il “racconto visuale” di quest’esperienza, realizzato utilizzando le immagini filmate o fermate nello scatto fotografico da giovani e promettenti professionisti siciliani.
Un “catalogo-diario”, con testo critico di Philippe Daverio, documenta la mostra e racconta - attraverso i diversi ulteriori contributi di testo di Raffaella De Pasquale, Fabrizio Carrera e Diego Planeta - il progetto ed il “viaggio”, nel clima di autentica gioia creativa. Parte del catalogo è una ulteriore lettura del “Viaggio in Sicilia” di Stefano Malatesta, illustre giornalista e scrittore di viaggi, profondo conoscitore ed “amante” di questa Sicilia. La presenza dei Planeta quali promotori del progetto è la presenza discreta di chi è testimone autentico e moderno di un territorio, ed è così che ha immaginato di rendere un tributo alla propria terra.