VINITALY 2005 - CON “GRANDI CRU D’ITALIA” NASCE IL “CIRCOLO” PIU’ ELITARIO DEL VINO ITALIANO

Se sono ormai migliaia le cantine italiane che producono vino, solo poco più di trecento possono vantare una storia di oltre vent’anni e almeno un vino premiato dalle principali guide di settore. Con l’obiettivo di valorizzare e tutelare le realtà vitivinicole eccellenti del Paese, debutto ufficiale di “Grandi Cru d’Italia”.

Soci fondatori 12 aziende più altre 36 (da Masciarelli a Mastroberardino, da Caprai a Umani Ronchi, da Donnafugata a Chiarlo, da Planeta a Ferrari, da Bellavista a Incisa della Rocchetta, da Lungarotti a Argiolas)) che si aggiungeranno presto all’elenco; entro qualche mese si perfezionerà l’adesione come soci ordinari delle restanti già individuate in possesso dei requisiti. Presidente è Piero Antinori e vicepresidente è Paolo Panerai.

L’iscrizione nel prestigioso “club” non è a vita perchè si è fuori se per qualche anno non si riesce a ottenere più per almeno un vino i massimi riconoscimenti della critica. Per le aziende che in futuro potranno vantare i requisiti richiesti l’ammissione è subordinata invece alla presentazione di almeno sei soci.

Tre iniziative già in cantiere: pubblicazione di un libro molto raffinato su tutti i produttori soci; sito internet informativo, con caratteristiche d’eccellenza; organizzazione di un grande cena di gala annuale (a Vinitaly 2007), premio giornalistico dei “Grandi Cru d’Italia”.

Le 12 aziende che oggi già fanno parte dei “Grandi Cru d’Italia” sono Marchesi Antinori, Castellare di Castellina, Jacopo Biondi Santi Castello di Montepò, Ca’ del Bosco, Ceretto, Marco Felluga, Tenute Folonari, Marchesi de Frescobaldi, Ezio Rivella, Tasca d’Almerita Regaleali, Gianni Zonin Castello di Albola e Carlo Mascheroni Castello di Volpaia.