Come una delle più affascinanti fonti di ispirazione, il vino è da sempre presente nella storia dell’arte. Da quando, però, le nobili famiglie che lo producono hanno iniziato a commissionare opere d’arte ai più grandi artisti della loro epoca, ad oggi, che questa lunga tradizione di mecenatismo culturale prosegue con sempre più cantine che affidano all’arte contemporanea il “messaggio universale” che c’è dietro alla produzione dei loro vini, per preservarlo e trasmetterlo (da Castello di Ama a Ceretto, da Ca’ del Bosco a Planeta, da Villa Amistà con il Byblos Art Hotel a Farina Wines, da Lungarotti a Tenuta Casenuove, da Antinori a Zaccagnini, da Feudi di San Gregorio a San Leonardo), i motivi sono cambiati. Se nei secoli passati questo voleva dire mostrare l’importanza che l’arte di produrre vino aveva nella propria storia familiare, come passione e nei propri affari, oggi agli artisti si chiede di rappresentare il legame che il vino ha con i territori, le loro comunità, la loro storia e la loro cultura, della cui bellezza i produttori del Belpaese si fanno custodi e promotori. Una “collezione” di progetti ormai ricchissima, raccontati puntualmente da WineNews, e tra i cui pionieri c’è “Artisti per Frescobaldi”, che, nato oltre 10 anni fa, da un’idea di Tiziana Frescobaldi e la curatela del critico d’arte Ludovico Pratesi, traendo ispirazione dall’antica tradizione mecenatistica che ha visto la storica famiglia toscana Frescobaldi affiancare il lavoro di artisti illustri quali Filippo Brunelleschi e Donatello, sin dal Rinascimento, sostiene l’arte e la sua capacità di rappresentare e cambiare il presente ispirando le nuove generazioni, invitando giovani artisti a realizzare opere in grado di cogliere il “genius loci” di CastelGiocondo, la Tenuta del Gruppo Frescobaldi a Montalcino, immersa in uno scenario naturale caratterizzato dai vigneti di Brunello, ma anche dal bosco.
Negli ultimi anni, il progetto “Artisti per Frescobaldi” è diventato, infatti, prima un premio biennale e poi una commissione di opere site-specific dedicate al territorio e al mondo del vino: ne è nata una collezione composta da venti installazioni permanenti esposte, in maniera diffusa, nella Tenuta CastelGiocondo, e da una linea di etichette d’artista per un’edizione limitata di magnum di Brunello di Montalcino Riserva Ripe al Convento. Una collezione che con l’edizione n. 7 del premio di due nuove opere d’arte contemporanea che esplorano il rapporto tra essere umano e ambiente, firmate da Giulia Cenci (Cortona, 1988) e Sunmin Park (Seul), artiste di generazioni e provenienze diverse, che hanno trascorso un periodo di residenza tra le colline toscane, esplorarando la natura e il paesaggio vitivinicolo, e ricavandone suggestioni visive e concettuali. E se “Small Flower” di Giulia Cenci - il cui lavoro è stato recentemente presentato a Palazzo Strozzi a Firenze, sulla High Line di New York e alla Biennale di Venezia 2022 - gioca sul dialogo tra elementi naturali e artificiali creando una scultura dalla forma complessa e ibrida ispirata alla condizione del mondo post Antropocene, Sunmin Park coltiva una riflessione incentrata sulle tematiche ecologiche e sulle molteplici relazioni tra uomo, natura e architettura, affidandone la narrazione al video “Pale Pink Universe”, ad una composizione musicale prodotta da Bojan Vuletic, alla scultura in bronzo “Bouquet Giocondo S 01”, e al disegno “Bouquet Giocondo D 01”. E, per la prima volta, “Artisti per Frescobaldi” si apre anche alla collaborazione con una prestigiosa istituzione museale italiana, il Mao Museo d’Arte Orientale di Torino, diretto da Davide Quadrio, a conferma della vocazione del progetto a intercettare la ricerca artistica internazionale, intrecciando nuove proficue relazioni. Dal 1 novembre, Sunmin Park sarà, infatti, protagonista al Mao per l’edizione n. 3 di “Declinazioni Contemporanee” con l’installazione video “Pale Pink Universe” ed una nuova serie di disegni - acquisiti permanentemente dal Museo - che restituiscono lo sguardo dell’artista al paesaggio vitivinicolo e agricolo di CastelGiocondo, esposti nelle gallerie cinesi in dialogo con la collezione permanente del Museo. “L’obiettivo del progetto fin dal suo concepimento nel 2012 - spiega Tiziana Frescobaldi - è dar vita ad una collezione di arte contemporanea ispirata alla Tenuta CastelGiocondo e più in generale al mondo del vino e alla storia della mia famiglia. Per farlo ci affidiamo ad alcune delle voci più interessanti del nostro tempo a livello internazionale, e lasciamo loro carta bianca. Ci interessa scoprire come il linguaggio artistico in tutte le sue forme possa interpretare e raccontare il mondo del vino”.
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